“Avvisi bonari? Beh, insomma. Diciamo che l’Agenzia delle Entrate ha commesso un clamoroso errore che impatta su cittadini e imprese già duramente provate dal sisma. Ci aspettiamo un intervento celere, come del resto già promesso dall’Agenzia. Del resto chi lavora rischia di sbagliare”. Erio Luigi Munari, Presidente Lapam Confartigianato, commenta la vicenda degli ‘avvisi pazzi’ che stanno arrivando nella zona del cratere sismico.
I fatti: sui contribuenti residenti nei Comuni colpiti dal sisma del maggio 2012, dopo la catastrofe naturale, se ne abbatte un’altra, stavolta causata dai paradossi e dalle inefficienze della macchina burocratica dell’Agenzia delle Entrate.
A seguito del terremoto, per i contribuenti residenti nei Comuni colpiti, fu decretata la sospensione degli adempimenti tributari e tra questi anche quello della presentazione della dichiarazione redditi relativa al periodo d’imposta 2011, dichiarazione la cui scadenza ultima è stata fissata al 30 aprile 2013.
In sede di controllo automatizzato della dichiarazione relativa all’anno successivo (Unico 2013 per il periodo d’imposta 2012), il sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate ha però disconosciuto i crediti tributari derivanti dalla precedente dichiarazione, proprio quella presentata entro aprile 2013 per effetto della sospensione. In pratica il sistema, non trovando riscontro del credito della precedente dichiarazione, ha emesso in automatico numerosi avvisi di irregolarità, chiedendo ai contribuenti di versare il credito non riscontrato. Si tratta, dunque, di una inefficienza del sistema che non tiene conto delle dichiarazioni presentate oltre le normali scadenze, non per capriccio del contribuente, ma per una legge che ha legittimato questa presentazione.
“Per l’ennesima volta, quindi, le inefficienze e le lacune della burocrazia vengono ‘scaricate’ sui contribuenti – commenta Munari – senza neppure prendersi la briga di controllare se tali avvisi siano corretti o, come si dimostra in questo caso, del tutto privi di fondamento. Lapam Confartigianato al riguardo, ha tempestivamente fatto presente la situazione alla direziona centrale dell’Agenzia che, avendo compreso il problema causato, si è impegnata a intervenire per risolverlo; la nostra richiesta, naturalmente, è che tutti gli avvisi errati emanati, o quelli che dovessero essere emessi in questi giorni, siano annullati d’ufficio, senza che i contribuenti debbano perdere il loro tempo per ottenere la sgravio dagli uffici territoriali dell’Agenzia”.