La Dorando Pietri in pole position

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“L’Azienda sanitaria di Modena e il direttore Mariella Martini sono disposti a finanziare la realizzazione di una Casa della Salute a Carpi, considerata una priorità per il nostro territorio”. E’ quanto emerso dall’incontro tra il sindaco Alberto Bellelli, e i vertici dell’Ausl, come ci riporta Claudio Vagnini, direttore del distretto socio – sanitario della nostra città. L’azienda, che ha già acceso un mutuo su autorizzazione della Regione Emilia Romagna, dedicherebbe “circa 5 milioni e mezzo alla nuova struttura, la quale dovrebbe vedere la luce a partire dal 2015 ed essere terminata in un paio d’anni”, prosegue Vagnini.
La Casa della Salute dovrebbe essere di dimensioni medie, tra i 2 e i 3mila metri quadri, per poter così ricollocare numerosi servizi oggi compressi o inadeguati: “dal Consultorio cittadino attualmente ospitato all’interno di locali obsoleti, piccoli e non rispondenti ai crescenti bisogni dell’utenza al Centro Prelievi, una mossa che consentirebbe al servizio di abbandonare il seminterrato dell’ospedale, garantendo a cittadini e operatori una sede consona, sicura, luminosa e dotata anche di un accesso diretto (senza passare per la prenotazione al Cup). E, ancora, vi potrebbero trovare spazio numerosi servizi di medicina primaria e territoriale, – continua il direttore – come il Centro Diabetologico, la Pediatria di Comunità, la Medicina di Gruppo, vari ambulatori specialistici e la Guardia Medica. La Casa diventerebbe così un luogo dove diverse figure professionali che operano nel campo dell’assistenza, potrebbero incontrarsi, stringere relazioni, lavorare a progetti comuni e confrontarsi sui bisogni del territorio. Tra le mura di questa struttura si potrebbe poi condurre un’efficace campagna di educazione alla salute,  responsabilizzando le persone sull’importanza di adottare stili di vita corretti e, allo stesso tempo, considerato il progressivo invecchiamento della popolazione, organizzando incontri per parlare di cosa significhi, concretamente diventare anziani”. Un accentramento che consentirebbe anche di ottimizzare le risorse – poche – e stringere sinergie: “la medicina territoriale – ribadisce Claudio Vagnini – è l’unica speranza di tenuta del nostro servizio sanitario nazionale. Un’assistenza universalistica, basata esclusivamente sul sistema ospedaliero, non è più praticabile né, tantomeno, sostenibile. Differenziare è la parola chiave. Sono convinto che l’unica possibilità che abbiamo è quella di lavorare sempre più in un’ottica di area Carpi – Mirandola”.
Da mesi il nostro settimanale ha lanciato l’ipotesi di collocare la Casa della Salute all’interno dello stabile della Polisportiva Dorando Pietri: una proposta che il sindaco Bellelli ha lanciato anche all’Ausl.
Vero e proprio centro di riferimento per la salute dei cittadini, i quali, in un unico luogo, potrebbero trovare risposta a molteplici bisogni, la Polisportiva,  al momento, appare come l’unica possibilità praticabile in città. Senza dimenticare il fatto che sorgerebbe a pochi passi dalla nuova piscina, dalla pista di atletica, da una palestra e dalla sede di Avis e Aido… Un vero polo della salute e del benessere comodamente raggiungibile in bicicletta e in auto. Con il trasferimento in atto di Radio Bruno e la conseguente liberazione di ulteriori spazi, la Polisportiva è davvero un’occasione ghiotta. Unico neo: qualcuno dovrà farsi carico della riacquisizione dei diritti di superficie della Pietri.  Sentiti i vari interlocutori è evidente che la Polisportiva sia davvero in pole position; al momento sono al vaglio alcune ipotesi per superare l’ostacolo del riscatto.
Jessica Bianchi
 

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