“Il Cavone è innocente”

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Non esiste alcuna correlazione tra l’estrazione di idrocarburi e gli eventi sismici che si sono verificati in Emilia Romagna nel maggio 2012.
E’ questa la conclusione delle attività di monitoraggio e verifica svolte dal Laboratorio Cavone, avviato su indicazione della Commissione Ichese (la quale non aveva escluso che l’attività estrattiva avesse “innescato” il sisma del 20 maggio), nell’ambito dell’Accordo di collaborazione stipulato nell’aprile scorso tra il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Emilia Romagna e la Società Padana Energia. L’aggiornamento dello studio del giacimento ha consentito di analizzare e caratterizzare in maniera dettagliata l’assetto tettono-stratigrafico del sottosuolo, le caratteristiche sismotettoniche e geodinamiche dell’area e di comprendere la dinamica dei fluidi e l’andamento degli stress all’interno del giacimento e in un’area più ampia. Lo studio conclude che “non vi è alcuna ragione fisica per sospettare che le variazioni di pressione agli ipocentri derivanti dalle attività di produzione o iniezione del Campo di Cavone abbiano innescato la sequenza del maggio 2012”.  L’attività di aggiornamento dello studio di giacimento è stata sviluppata da sei docenti accademici statunitensi, ciascuno dei quali con competenze specifiche per lo svolgimento dello studio. Questa collaborazione ha consentito l’utilizzo dei più avanzati strumenti in grado di generare modelli integrati sia della parte fluidodinamica che della parte geomeccanica.  Ora parte una nuova fase, quella della realizzazione di Linee guida per il monitoraggio della microsismicità, delle deformazioni del suolo e della pressione in presenza di attività di sfruttamento del sottosuolo per dare seguito alle raccomandazioni della Commissione Ichese. Il dilemma sollevato dal Rapporto Ichese (Cavone è responsabile oppure no?) secondo il docente di Geofisica dell’Università di Bologna, Enzo Boschi, sarebbe un modo per “sviare l’attenzione da due gravi omissioni”:  “il non recepimento in Emilia delle indicazioni della Mappa di Pericolosità Sismica e la totale mancanza di indicazioni ufficiali da seguire dopo la prima scossa, quella del 20 maggio”. La conclusione della sperimentazione non fuga nemmeno i dubbi nati in seguito alle modalità con cui il monitoraggio è stato condotto e diversi comitati e associazioni hanno presentato un secondo esposto, dopo quello del 13 giugno scorso, alle procure di Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e Rovigo. Lo scopo? “Tenere alta l’attenzione, anche attraverso verifiche di carattere giudiziario, sulla tragica vicenda del terremoto emiliano di maggio 2012, evento da sempre ritenuto come calamità naturale, affinché vengano effettuati tutti gli opportuni accertamenti e venga valutata l’esistenza di eventuali profili di penale rilevanza di specifici fatti dedotti e ampiamente illustrati nell’esposto”. Il documento porta la firma di Comitato FerrAriaSalute di Malborghetto, Associazione Amici della Terra di Ferrara, Comitato Spontaneo No Triv a Fe’ di Ferrara, Gruppo Spontaneo No Triv Cento di Cento, Associazione Riprendiamoci il Pianeta di Sassuolo, Comitato Cittadini Sisma.12, Cento in Movimento, Partito Pirata Italiano di Ferrara, Gruppo Amici di Beppe Grillo per Cento e frazioni e Gruppo Spontaneo S.Agostino. Con l’esposto, comitati e associazioni chiedono “perché la Regione Emilia Romagna abbia reso pubblico il Rapporto Ichese due mesi dopo esserne venuta in possesso e non abbia preso immediatamente provvedimenti di sospensione delle attività in corso nel sottosuolo profondo, sia nell’ambito dello sfruttamento degli idrocarburi  che in quello delle acque geologiche profonde e, in maniera particolare, provvedimenti di sospensione dell’attività invasiva di sfruttamento degli idrocarburi dell’impianto del Cavone, indicato nel rapporto come possibile innesco degli eventi sismici del maggio 2012”. Inoltre, viene chiesto di far chiarezza “sull’eventuale correlazione tra l’evento sismico delle 00.43 del 20 giugno 2014 e le attività sperimentali del Laboratorio Cavone iniziate nell’aprile 2014 e conclusesi il 16 giugno.
J.B.