L’ultimo orizzonte dell’utopia americana

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Con la definizione di Land Art vengono indicate quelle operazioni artistiche che, a partire dal 1967-68, in particolare negli Stati Uniti d’America, nel crocevia di New York e nei luoghi sconfinati dell’Ovest americano, sono realizzate da un gruppo di artisti i quali, autodefinitisi fanatici della natura, delusi dall’ultima fase del Modernismo e desiderosi di valutare il potere dell’arte al di fuori dell’ambiente asettico degli spazi espositivi e anche delle aree urbane caratterizzate dalla presenza delle istituzioni, intervengono direttamente nei territori naturali, negli spazi incontaminati come deserti, laghi salati, praterie, facendo emergere le dissonanze dell’epoca contemporanea.
E proprio a questa forma d’arte nata negli sterminati spazi degli USA sarà dedicato il secondo appuntamento, lunedì 14 aprile, alle  21, a Carpi, presso l’Auditorium della Biblioteca , per conoscere l’arte contemporanea americana insieme ai suoi legami con la letteratura e la società statunitensi.  A condurre il pubblico in questo viaggio dagli antichi boschi del Maine agli spazi infiniti del West sarà critico d’arte Sandro Sproccati, con la sua conferenza dal titolo 
Land Art. L’ultimo orizzonte dell’utopia americana.
L’incontro è inserito nell’iniziativa Da Pollock a Warhol e oltre, la rassegna di incontri gratuiti che, realizzata grazie al determinante contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, alla collaborazione di Fondazione Campori e organizzato da Biblioteca Multimediale A. Loria insieme ai Comuni di Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera, accompagnerà il pubblico sino al 12 maggio.
Oltre alla lectio magistralis di Sproccati, la serata del 14 aprile sarà animata dal reading dell’attore Edoardo Ribatto, che interpreterà alcuni brani di Walt Withman, H. D. Thoreau e R. W. Emerson.

 

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