Il ruolo delle donne secondo Papa Francesco

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 Si è tenuto a Roma, dal 24 al 26 gennaio, il 29mo Congresso Nazionale Elettivo del Centro Italiano Femminile (Cif) a cui ha partecipato una delegazione carpigiana.

Il tema Cif: quel passo in più. Ri-generare la vita, Coltivare la speranza è stato scelto per sottolineare come l’operare insieme rappresenti un passo in più per le donne cattoliche e per ricordare, a 25 anni dalla Mulieris Dignitatem, che il genio femminile è testimonianza soprattutto della capacità di prendersi cura dell’altro. Erano presenti le carpigiane Nadia Lodi, presidente del Cif dell’Emilia Romagna, la delegata comunale Gabriella Contini ed Elisabetta Ronchetti.

Le partecipanti al 29° congresso nazionale sono state ricevute nella giornata di sabato 25 gennaio da papa Francesco in Vaticano, presso la Sala Clementina.

E’ Nadia Lodi a riportare alcuni passaggi del discorso di Bergoglio che ha sollineato come, nel contesto dei cambiamenti sociali e culturali degli ultimi decenni, nella società e anche nella Chiesa, è andata crescendo “la partecipazione e la responsabilità” delle donne.

“Bergoglio, che è più volte intervenuto sul tema dell’indispensabile apporto della donna nella società, in particolare con la sua sensibilità e intuizione verso l’altro, il debole e l’indifeso, si è detto rallegrato nel vedere molte donne condividere alcune responsabilità pastorali con i sacerdoti nell’accompagnamento di persone, famiglie e gruppi, come nella riflessione teologica”, racconta Nadia.

Il Papa ha quindi auspicato “che si allarghino gli spazi per una presenza femminile più capillare e incisiva nella Chiesa (cfr. Evangelii gaudium, 103)”.

Il Santo Padre ha osservato che le doti di delicatezza, peculiare sensibilità e tenerezza, di cui è ricco l’animo femminile, rappresentano non solo una genuina forza per la vita delle famiglie, per l’irradiazione di un clima di serenità e di armonia, ma una realtà senza la quale la vocazione umana sarebbe irrealizzabile. Se in ambito lavorativo l’apporto del “genio femminile” è “importante”, in ambito familiare, esso è “imprescindibile”. La famiglia non è semplicemente un “luogo privato” ma una vera e propria “Chiesa domestica”, in cui “salute e prosperità” sono la “condizione per la salute e la prosperità della Chiesa e della società stessa”. La presenza della donna in casa, ha proseguito il Pontefice, “si rivela quanto mai necessaria, dunque, per la trasmissione alle generazioni future di solidi principi morali e per la stessa trasmissione della fede”. Viene spontaneo chiedersi, ha aggiunto il Papa, come sia possibile per le donne conciliare una loro “presenza efficace in tanti ambiti della sfera pubblica” e, al tempo stesso, mantenere “un’attenzione preferenziale e del tutto speciale per la famiglia”. In conclusione dell’udienza, papa Francesco ha invocato la “presenza materna di Maria”, perché indichi alle partecipanti al congresso del Cif, “la strada da percorrere per approfondire il significato e il ruolo della donna nella società e per essere pienamente fedeli al signore Gesù Cristo” e alla loro missione nel mondo.

 

 

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