Carpi e la Prima Guerra Mondiale

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In occasione del 100° anniversario della Prima Guerra mondiale, la Fondazione CR Carpi fa appello a tutti coloro che possiedono documenti di quell’evento, come foto, cartoline, lettere e diari di carpigiani impegnati nel conflitto, o altro materiale, che riguarda la città durante la guerra. L’obiettivo è quello di ricostruire la “memoria viva” di un evento che, anche per una città lontana dal fronte, come Carpi, ha segnato però la vita e le vicende di migliaia di suoi cittadini. Il materiale raccolto andrà a costituire uno degli aspetti più innovativi di una pubblicazione che uscirà alla fine del 2014, nell’ambito della collana editoriale della Fondazione. Chiunque possieda documenti è dunque invitato a consegnarli entro il 28 febbraio 2014 (dal lunedì al venerdì 9-13/14-17, presso gli uffici di via Sardegna 2 della Fondazione). Il materiale sarà scansionato e restituito ai proprietari.  La Fondazione CR Carpi ribadisce in questo modo la propria attenzione per i principali snodi della storia del Novecento. La Grande Guerra ha segnato la vita di molte famiglie carpigiane. Innanzitutto, per l’impressionante numero di morti e feriti che colpì la popolazione maschile impegnata nelle operazioni belliche. Ma la città, seppure lontana dal fronte, fu profondamente sconvolta dalla prima guerra mondiale anche perché divenne un importante centro delle retrovie. A Carpi furono addestrati i soldati prima e dopo Caporetto; vennero istituiti ospedali e altre strutture per la cura dei militari feriti; furono rinchiusi i prigionieri austriaci; vennero accolti i profughi delle terre invase e gli ex prigionieri italiani liberati dal nemico dopo l’armistizio; fu teatro dell’epidemia di influenza spagnola, che decimò la popolazione.  Più in generale, la comunità carpigiana fu interessata da importanti trasformazioni, a partire dai rapporti tra uomini e donne (con l’ingresso in massa di queste ultime in attività lavorative tipicamente maschili, negli enti di assistenza e nelle istituzioni di cura), dall’uso massiccio della propaganda, che arrivava fino all’interno delle scuole, dall’avvio di più moderne forme di welfare, messe in campo dagli enti pubblici per sostenere la popolazione civile, provata dagli effetti del conflitto. Su questi e tanti altri temi si concentrerà la pubblicazione. L’appello rivolto alla popolazione per raccogliere documenti e testimonianze su Carpi e i carpigiani nel conflitto servirà ad aggiungere particolari inediti e nuovo materiale iconografico, soprattutto sulla vita vissuta al fronte. Per non dimenticare, a 100 anni di distanza, e anche per riflettere sul nostro presente.