Bellelli ufficializza la sua candidatura a sindaco di Carpi

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“Voglio dirlo pubblicamente qui, in questa assemblea, davanti alla gente del mio partito: ufficializzo la mia candidatura a sindaco della città. Sono consapevole di essere stato un privilegiato in questi anni, non dal punto di vista delle ricchezze, ma perché ho avuto la possibilità di impegnarmi, seppur a volte con fatica, in un servizio che mi piace molto. Mi propongo con l’umiltà del gregario ma consapevole di vivere in una comunità che sa dare il meglio di sé nei momenti più importanti e difficili, come ha dimostrato nel corso del terremoto”. Così ieri sera Alberto Bellelli, assessore alle Politiche sociali, dal palco del congresso del Pd di Carpi che, con 67 voti favorevoli, 7 contrari e 3 schede bianche su 77 votanti, ha eletto a proprio segretario Davide Dalle Ave. Bellelli ha deciso dunque questa occasione per presentare la propria candidatura, e l’ha fatto poco dopo che, dallo stesso palco, aveva parlato il renziano Roberto Arletti, che sarà suo sfidante alle Primarie per aggiudicarsi il posto di comando a Palazzo Schacchetti. 
Chi si potrebbe immaginare colpi bassi tra gli sfidanti rimarrebbe, almeno per ora, deluso: tra i due, bisogna dirlo, ha regnato infatti un clima molto cordiale: “Nonostante sulla stampa proveranno a piantare zizzagna tra noi tu non ti far trascinare nelle polemiche, Alby, e sappi che apprezzo la tua grandissima correttezza e, da quando ti conosco, ho maturato una grandissima stima nei tuoi confronti” ha dichiarato ‘Roboe’ Arletti il quale, una volta concluso il proprio intervento, è sceso in platea ad abbracciare lo sfidante, il quale ha sua volta ricambiato l’attestato di stima per il collega. 
“Carpi è percepita come ferma – ha aggiunto Bellelli – e i cittadini sono spaventati di perdere in qualità della vita, quella qualità che ha contraddistinto la città per lunghissimo tempo. Di fronte a questo si possono avere due atteggiamenti: il primo, quello di chi si indigna e denuncia, battendosi il petto, la situazione, chiedendo a gran voce un cambiamento salvo poi, alla prima occasione, non saper opporre che il proprio ‘No’ a qualsiasi reale prospettiva di cambiamento, mascherando dietro a comitati vari il suo becero conservatorismo; la seconda reazione è quella di chi si indigna e denuncia, sì, ciò che non va, ma che intende cambiare davvero le cose sopportando il peso dell’innovazione vera. Bene, io voglio parlare a queste persone, e da parte nostra dobbiamo far intendere che ce la stiamo mettendo tutta per dare fiducia e speranza a chi, fiducia e speranza, sembra smarrirle ogni giorno di più”. 
Il neo-candidato ha poi continuato a esporre quelli che saranno gli assi portanti della sua proposta politica, all’insegna di un’immagine di una città che sappia ancora fare ‘marketing territoriale’: “Carpi deve continuare ad essere sinonimo di qualità della vita. Ma per far questo dobbiamo ripensarci, perché il Comune, da solo, non potrà più sostenere tutti i servizi di questi anni, che vanno perciò rimodulati a partire dal Terzo Settore e dalla società civile. Pensiamo, per esempio, a tutti quei giovani che sembrano non avere speranza di futuro e che, cambiando continuamente ambito nel grande mare della precarietà stanno iniziando, senza avere un posto fisso, a smarrire la voglia di combattere: perché non dare a loro un ufficio cablato, magari all’interno di Palazzo Pio, dove possano trovarsi, ritrovarsi, conoscersi, sviluppare insieme progetti concreti, scambiarsi conoscenze e incominciare a intravedere di nuovo una prospettiva”. Si apre da oggi, quindi, la sfida che deciderà il candidato sindaco del Partito Democratico e, forse, della coalizione di centrosinistra. 
Marcello Marchesini