Nic scende in campo per dire no agli impianti

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Gli ambientalisti carpigiani hanno reagito con fermezza di fronte al Piano industriale di Amtrade Italia (che ha acquistato la società pubblica voluta dal Comune di Correggio, EnCor) secondo cui nel correggese il numero degli impianti di produzione di energia a biomasse triplicherà. Il Comune di Correggio è infatti impegnato ad autorizzare Amtrade a costruire centrali a cogenerazione e a potenziare quelle già esistenti in via Pio La Torre. 11 gli impianti da creare ex novo secondo il Piano industriale della società; impianti che, pur non superando singolarmente i 999/Kw (per eludere le V.I.A.) saranno molto vicini tra loro: perché nessuno parla della potenza complessiva e di quante emissioni inquinanti produrranno? Quale sarà la portata delle emissioni in atmosfera? Cosa verrà bruciato? Da dove proverranno le biomasse necessarie? Il meccanismo degli incentivi statali ha portato a una evidente distorsione del mercato delle biomasse e del biogas rispetto agli obiettivi prefissati di riduzione del gas serra e sostenibilità delle fonti energetiche. E i cittadini che prezzo pagano? “Abbiamo intenzione di approfondire la vicenda, convocando a stretto giro una Consulta per discutere della paventata costruzione di 11 impianti a biomasse nel correggese. Impianti che devono aiutare l’ambiente e non certo la speculazione: è palese infatti che il nostro territorio non ha le risorse necessarie per alimentarli e, di conseguenza, il tema della filiera corta è una bufala”, dichiara Mario Poltronieri, presidente della Consulta ambiente e territorio del Comune di Carpi. Anche il comitato Nic, No inceneritori Carpi, creato quando Garc avanzò l’ipotesi di erigere un impianto di cogenerazione a biomasse a Fossoli, è sceso in campo al fianco di Comitato Ronchi per l’Ambiente e Associazione Ambiente e Salute di Correggio e San Martino in Rio. “Non ce ne staremo certo con le mani in mano”, assicura uno dei militanti di Nic, Giulio Righi. “Siamo in contatto coi comitati reggiani e abbiamo offerto loro il nostro totale appoggio: a breve organizzeremo una raccolta firme a Carpi per sensibilizzare la cittadinanza al problema”. Numerose le telefonate arrivate al Comitato: “molti residenti della zona sud, da Santa Croce a Gargallo, ci hanno contattati esprimendo le loro preoccupazioni circa la vicinanza degli impianti che dovrebbero essere realizzati da Amtrade”, prosegue Righi. Intanto Comitato Ronchi per l’Ambiente e Associazione Ambiente e Salute di Correggio e San Martino in Rio proseguono la loro battaglia: “comune, provincia, regione, Arpa, aziende… a ciascuno di questi enti verranno inviate decine di lettere di diffida dettagliate e puntuali, sottoscritte da diversi residenti del nostro territorio. Se non verremo ascoltati e la salute non sarà tutelata a dovere da coloro che ne detengono per legge la responsabilità, è giusto sappiano che subiranno le conseguenze legali delle loro eventuali omissioni”.
Jessica Bianchi

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