C’era una volta il calcio!

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“Il calcio inizia dalla testa e termina nei piedi”. Parola di Horst Wein, il professore tedesco che ha rivoluzionato la pedagogia nel calcio. Sarà proprio lui il protagonista, da venerdì 22 a domenica 24 novembre, del corso Come sviluppare calciatori più intelligenti: il metodo di Horst Wein a Carpi – promosso da Csi Carpi e Club Giardino e destinato ad allenatori di giovanili di calcio. Fulcro degli incontri, delle conferenze, delle sessioni di valutazione e delle tavole rotonde che si avvicenderanno nel corso delle tre giornate, nella cornice del Club Giardino, sarà l’apprendimento del Funino, l’efficace metodo che ha reso celebre, e richiestissimo, Wein. “Il corso, al quale hanno aderito oltre 200 tecnici – spiega l’organizzatore e responsabile del Csi calcio Riccardo Soragni – ha un obiettivo preciso: tornare alle origini. Far riscoprire ai bambini la componente più ludica del calcio. L’allenatore più importante è il gioco stesso, ripete continuamente Wein. Il suo metodo rimette al centro i bambini. Allenatori, istruttori… sono parole che appartengono al secolo scroso. I tecnici devono essere delle guide, dei formatori. I nostri bambini non sono degli adulti in miniatura, non devono giocare come dei grandi. Il calcio di strada, quello in cui i ragazzini si auto disciplinavano, dettando le regole e facendo le porte con gli zaini, è andato perduto. Wein tenta di recuperare quella semplicità. Nelle scuole calcio si deve insegnare a essere bambini e a far vivere ai piccoli il gioco come un maestro di vita”. Cuore del metodo di Wein, infatti, è quello di adattare il gioco ai ragazzi, non viceversa. Correre troppo avanti, forzare la mano e forzare la natura fisica e psicologica del bambino sono gli errori da evitare: l’allenamento si sviluppa attraverso giochi semplificati ed esercizi correttivi. Dai 10 anni in poi, ogni gioco semplificato è corredato da esercizi di brain kinetik, ovvero allenamenti semplificati della mente, legati al movimento. Soddisfatto il presidente del Csi di Carpi, Guido Leporati: “avere Wein con noi è un onore e costituisce la prova di come il Csi carpigiano organizzi eventi di grande rilevanza e portata, puntando alla qualità e avendo, come linea guida, l’idea che lo sport debba essere, prima che competizione, strumento educativo”.
Una tre giorni che inorgoglisce anche il direttore del Club Giardino, Davide Bellei: “abbiamo messo a disposizione le nostre strutture con grande entusiasmo. Il nostro è un club aperto a tutti, dagli 0 ai 90 anni. Investire nella formazione e nell’educazione dei bambini è essenziale per noi. Wein è tornato ai fondamentali, alla semplicità. Una filosofia sulla quale anche noi abbiamo voluto scommettere insieme agli amici del Csi con cui collaboriamo da tempo”.
J.B.

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