Dopo Nuova Era, Carpi Auto e Motus, a chiudere i battenti senza alcuna spiegazione e lasciando i clienti a bocca asciutta è stato il mobilificio Arredamento Artioli di Carpi. Centralino bollente, per Federconsumatori, alle prese da giorni con decine e decine di telefonate da parte di numerosi clienti in allarme. “Per una quindicina di persone è già stata aperta una pratica formale”, spiega Renza Barani, presidente di Federconsumatori Modena. E’ stata poi inviata ai creditori una diffida, tramite raccomandata, che li invita a ottemperare in un ridotto lasso di tempo, ai propri doveri, sulla base dei contratti stipulati. “La situazione – prosegue Barani – è delicata e complessa. Vi sono infatti posizioni molto diverse tra loro: clienti che hanno ricevuto soltanto una parte del mobilio e altri che, pur avendo già pagato la caparra, non si sono visti consegnare alcunché… Non avendo ancora in mano le ricevute di ritorno delle raccomandate temevamo che il proprietario fosse fuggito in un’altra località o facesse orecchie da mercante ma, con nostra sorpresa ci ha contattati, rendendosi disponibile a incontrarci”. Marco Artioli avrebbe infatti assicurato di non essere intenzionato a far morire la storica attività di famiglia nè, tantomeno, di darsi alla macchia: “il proprietario ha ribadito più volte di essere vittima della crisi e di avere le banche col fiato sul collo. Le regole però vanno rispettate – prosegue Barani – e non ci sono santi che tengano: le persone hanno il diritto di ricevere i beni per i quali hanno versato degli anticipi o di vedersi perlomeno restituire il proprio denaro”.
Venerdì 27 dovrebbe essere il giorno fatidico in cui si tenterà di trovare un accordo: “auspichiamo – conclude la presidente di Federconsumatori – che l’incontro sia positivo e si trovino le condizioni per siglare formalmente un accordo ed evitare di dover intraprendere le vie legali”.
Jessica Bianchi