British pop targato Karbonio 14

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Il 2013 sarà un anno da ricordare per i Karbonio14 che, dopo l’uscita lo scorso aprile del loro primo album intitolato Tra le luci bianche, mercoledì 17 aprile hanno calcato il palco del Radio Bruno Estate a Modena, in Piazza Roma. I carpigiani Luca Zannoni alla tastiera, Matteo Verrini al basso, Cesare Barbi alla batteria e il reggiano Valerio Carboni alla voce e alla chitarra. Sono loro i quattro giovani artisti uniti dalla passione per la musica e, in particolare, per quella anglosassone, che si stanno distinguendo nel panorama musicale con il loro stile british e dal forte impatto emotivo. Nati nel 2008 come tribute band dei Coldplay, i Karbonio14 ne hanno fatta di strada, fino a intraprendere, due anni fa, la via sperimentale, componendo melodie calde, caratterizzate da suoni apparentemente imprecisi, ma in realtà curatissimi, tipici della scena musicale inglese. “Il primo disco è il frutto di una lunga gestazione – raccontano insieme al loro produttore esecutivo Paolo Rossi – fatta di due anni di lavoro in vari studi di registrazione: il Mulino di Acquapendente, il WanderStudio ad Arezzo, il Penna’s a Bagno, la Molto Recording a Modena, e il risultato di tante collaborazioni, ovvero Mistachic, Paolo Alberta, Luca Pernici, Fabrizio Barbacci, Carlo Rizioli, Jonathan Gasparini e Marco Ligabue. In particolare, con quest’ultimo abbiamo scritto il brano Un tuffo dentro al cielo che è approdato in radio appena tre settimane fa. Fabrizio Barbacci e Luca Pernici hanno avuto anche l’onere – e l’onore – di occuparsi della produzione artistica dell’album. Lo staff di produzione esecutiva è completato da Marco Morselli Marchesi per conto di StudioMusicaUSA. Tra le Luci Bianche racconta delle dinamiche che si innescano quando un essere umano è costretto a confrontarsi con qualcosa di più forte di lui, sia questa una persona di cui è follemente innamorato, una persona che ha definitivamente perduto, una dipendenza o qualcosa che non c’è più. E’ l’album delle emozioni, delle sensazioni, della frase che vorrebbe rimandare a un sentimento, delle parole che vorrebbero generare l’immagine di un profumo. E’ un disco etereo, da alcuni anche definito “impressionista”, dove sono i pensieri a farla da padrone. Abbiamo sentito l’esigenza di mettere in musica questa miriade di immagini ed emozioni perché la necessità oggi era quella di evadere da un mondo che ha in serbo delusioni, cattiverie e ingiustizie per rifugiarci nel piccolo universo emotivo delle sensazioni, per sentirle da vicino e provare a esprimerle in musica. Abbiamo cercato di trascrivere in una canzone un sentimento, differente per ogni brano ma ogni volta generato dall’incontro/scontro con una controparte. Non lo viviamo come un limite, bensì come un’esperienza vissuta intensamente in quattro. Non ci precludiamo, in futuro, la possibilità di aprirci a tematiche differenti ma, oggi, abbiamo sentito il bisogno di mettere in musica questo”. E per quanto riguarda il nome, Verrini toglie ogni dubbio: “così come il carbonio 14 viene assorbito dagli organismi viventi nel corso del loro ciclo vitale, tanto da essere utilizzato per gli studi di datazione dei reperti storici, così il nostro desiderio è quello di fissare nel tempo, grazie alla nostra musica, certe particolari emozioni nel cuore e nella mente delle persone, in modo che diventino indelebili. Speriamo di riuscirci”. Tra le prossime esibizioni live dei Karbonio14 c’è quella in programma sabato 20 luglio alla Festa del Pd di Carpi, insieme alla band di casa degli Ero.
Chiara Sorrentino