A scuola di diritti e di doveri

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Presso l’aula magna della Scuola secondaria G. Fassi è allestita la mostra dei lavori dei bambini della Scuola d’infanzia Andersen, della Primaria Rodari e dei ragazzi della Scuola secondaria Fassi realizzati nell’ambito del progetto Different cultures, different ideas the same human rights in the voice of young students (Culture diverse, idee diverse, gli stessi diritti umani nella voce di giovani studenti) partendo dall’analisi della Convenzione dei Diritti del fanciullo. I più piccoli hanno documentato i diritti dei bambini proponendo scatti fotografici inseriti in un grande cartellone con al centro il mondo circondato da un girotondo: si abbracciano per illustrare il diritto dei piccoli di essere amati e di amare oppure sono ritratti sorridenti al lavandino della scuola, per illustrare il diritto di tutti i bambini a lavarsi. Nei totem della scuola elementare Rodari ogni immagine è corredata da una poesia frutto del lavoro dei bambini, supportati dalle insegnanti e dal lavoro dei genitori che hanno collaborato approfondendo gli aspetti tecnici e le potenzialità della fotografia.
Infine, ci sono i disegni e gli elaborati dei ragazzi delle Medie Fassi.
“E’ l’inizio di un cammino – ha spiegato il loro professore di inglese Enea Storchi Incerti – nell’ambito del Partenariato Multiculturale Scolastico Comenius approvato e finanziato per 20mila euro dall’Unione Europea. Collaborano con noi scuole del Portogallo, della Polonia e della Turchia. Per tutti l’obiettivo è quello di partecipare più attivamente alle attività scolastiche e acquisire consapevolezza sociale dei propri diritti e responsabilità. Unirsi agli altri e capire diverse culture ci farà crescere e diventare migliori”.
Il preside della Scuola secondaria G. Fassi, Attilio Desiderio, presente all’inaugurazione della mostra, ha sottolineato poi l’importanza di diritti e doveri: “voi bambini avete diritto all’istruzione, alle cure, a una famiglia e a una casa dignitosa, ma dovete essere consapevoli di avere anche dei doveri e delle responsabilità”.Il progetto ha, infatti, l’obiettivo specifico di incrementare tra gli studenti la consapevolezza di diritti e responsabilità per essere cittadini attivi, tolleranti e partecipativi nelle rispettive comunità e in Europa. Durerà due anni e prevede che gli studenti delle scuole dei diversi Paesi si confrontino sul web dove è stato creato un sito che funzionerà come punto di incontro: ad aprile ci sarà la prima mobilità studentesca e Carpi ospiterà gli studenti polacchi, portoghesi e turchi mentre a settembre è previsto un secondo momento di incontro in Polonia. Tutta la documentazione verrà progressivamente resa disponibile sul sito web mentre il resoconto finale verrà steso nell’ultimo incontro in Turchia nel maggio del 2014.
S.G.