“Intervengo sulla vicenda del progetto dell’impianto a biomasse proposto dalla Garc perché mi interessa fare chiarezza su alcuni punti, anche perché sono stato tirato in ballo in modo qualche volta non pertinente”.
Il sindaco Enrico Campedelli prende la parola sull’argomento ricordando che “come Comune siamo sempre stati disposti a dialogare con i cittadini di Fossoli su questo tema; domenica scorsa non ho potuto essere presente all’assemblea convocata per un impegno precedentemente assunto, visto che ad un Sindaco di una città di 70 mila abitanti viene richiesta la presenza in tante occasioni diverse magari nello stesso momento. E comunque quando si chiede la presenza di qualcuno buona norma è quella di concordare con lui una data: un appuntamento con i rappresentanti del Comitato che si oppone a questo progetto è stato però già fissato per sabato 2 marzo. E con la Consulta Ambiente organizzeremo presto un’iniziativa informativa con esperti del settore e tecnici”.
“Ribadisco innanzitutto – prosegue Campedelli – che come Giunta o amministrazione comunale non stiamo mandando avanti nulla, e il sottoscritto tra l’altro ha più di un dubbio su questo progetto privato: sarà la Conferenza dei servizi convocata dalla Provincia di Modena a prendere la decisione sull’impianto. La documentazione tecnica è stata e continua a essere valutata in tutti i suoi aspetti; nulla è lasciato al caso, e su questo mi tranquillizza il fatto che altri enti, come l’Azienda Usl e l’Arpa, in sede di Conferenza debbano rilasciare un loro parere. Il percorso autorizzativo è stabilito per legge in modo chiaro, e a noi è chiesto di esprimere un parere tecnico sul progetto, tanto è vero che abbiamo presentato decine di osservazioni e richieste di modifica alla Provincia, le cui risposte valuteremo molto approfonditamente. Nel caso il progetto non avesse le caratteristiche presentate e conformi alle leggi vigenti, non potremmo che opporci alla sua realizzazione”.
“Tanto poi per chiarire alcune delle informazioni imprecise che girano in rete o vengono diffuse tra i cittadini – continua il primo cittadino – l’impianto proposto da Garc non è un termovalorizzatore e chi afferma il contrario è in malafede sapendo di esserlo. Un termovalorizzatore, cioè un impianto che brucia rifiuti, segue un percorso autorizzativo diverso, e non può essere collocato dove la Garc ha intenzione di installare il suo impianto di produzione di energia elettrica e di teleriscaldamento. Ancora: la materia prima che sarà utilizzata per far funzionare questa centrale a biomasse è legna vergine, la stessa che si usa per stufe o barbecue. E se lo Stato italiano sta spingendo molto sulle diffusione degli impianti che usano fonti rinnovabili per la produzione di energia la Regione Emilia-Romagna ha introdotto in materia di emissioni in atmosfera norme ferree e molto rigorose, individuando diverse zone della regione nelle quali questi impianti per essere autorizzati debbono rispettare limiti più stringenti. Bologna ha stabilito infatti che un impianto come questo per essere autorizzato deve sottrarre all’atmosfera lo stesso carico di inquinanti che immette, assumendo il principio del saldo zero; e questo è un obbligo, non un invito”.
“Ribadisco infine ancora una volta – conclude il Sindaco – che siamo noi i primi ad avere a cuore la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini e saremo noi a vigilare attentamente affinché i controlli sulle emissioni siano effettuati, nel caso l’impianto della Garc venga autorizzato dalla Conferenza dei servizi. In ogni caso confermo e ribadisco, come già affermato dall’assessore Tosi in Consiglio comunale, che se non verranno date in sede di Conferenza dei servizi risposte sufficienti e rassicurazioni certe il parere dell’amministrazione comunale, anche se non vincolante, sarà contrario”.