La withe list di imprese ‘pulite’, stilata per arginare il pericolo di infiltrazioni delle mafie nella ricostruzione post-sisma? “E’ stata inventata da Errani e, per come viene utilizzata, serve per favorire gli amici e danneggiare i nemici”. Parola di Giovanardi, intervenuto, sabato mattina a Carpi, nell’ambito di un dibattito con gli elettori, insieme al coordinatore provinciale del Pdl Enrico Aimi – che si è detto fiducioso sulla possibile rimonta e vittoria del Centrodestra – e ai due candidati ‘locali’ alla Camera, Cristian Rostovi e Stefano Venturini, rispettivamente di Carpi e Cavezzo. “L’Antimafia della prefettura di Modena – ha proseguito il senatore del PDL – è fatta di interventi che attaccano le imprese del luogo e rischiano di lasciare a casa centinaia di persone, sulla base di considerazioni che non si sa se fanno ridere o piangere. Si può avere l’impresa chiusa e fallire non perché si è mafiosi, ma solo per il sospetto del collegamento con una persona non già mafiosa, ma imparentata con mafiosi”. Secondo Giovanardi questo è soltanto uno degli aspetti di una gestione dell’emergenza sisma totalmente negativa, fatti di inefficienza, labirinti burocratici, tempo sprecato, quando non vere e proprie ingiustizie: “Gli Italiani sono tutti uguali o no? Perché a l’Aquila i terremotati sono stati risarciti al 100%, e ancora oggi hanno uno sconto su tasse, mentre per noi non ci sono abbastanza soldi? Accogliendo il nostro emendamento, con i tre miliardi del condono edilizio in Campania si troverebbero le risorse per i terremotati dell’Emilia”. Un’ulteriore prova dell’inefficacia delle misure messe in campo dal commissario alla ricostruzione Vasco Errani la si evince, secondo il politico modenese, dai numeri delle domande di risarcimento: “Su 32mila case danneggiate, ad oggi sono state presentante 1400 domande, soltanto 140 delle quali sono state accolte. Su 10mila imprese, invece, siamo appena a 17”. Sul piano più generale, il senatore si è detto preoccupato per un’eventuale vittoria del centro sinistra. “Da un lato c’è chi propone ricette non solo sbagliate, ma dannose, come quella di portare avanti la lotta all’evasione, di per sé giustissima, terrorizzando la gente. Tanto che alla fiera dell’antiquariato di Modena, per esempio, nessuno compra un quadro o un mobile per paura che poi gli si chieda conto del reddito. Dall’altra ci siamo noi, che da 50 anni, perché si tratta poi sempre delle stesse forze, difendiamo quella parte del paese i cui sforzi hanno contribuito a renderlo migliore”.
Marcello Marchesini