Tutte le mattine lavoratori e studenti si armano di buona volontà ed escono di casa per raggiungere le città dove svolgono le proprie attività. Una routine che anche i pendolari tra Modena e Carpi si trovano a dover affrontare quotidianamente. Ma purtroppo per chi lascia a casa l’auto e decide di utilizzare il treno, la situazione è decisamente più complessa. Infatti non basta essere ben informati su orari e coincidenze per potersi muovere su questa tratta con tranquillità, poiché soppressioni non annunciate e ritardi sono, purtroppo, all’ordine del giorno. “La settimana scorsa – ci spiega Marco, 25 anni, universitario – sono stati cancellati un numero impressionante di treni, lasciando tante persone come me in difficoltà. Preferisco muovermi col treno piuttosto che con la macchina, per evitare il traffico e i costi della benzina ma, a volte, ricorrere a mezzi propri è inevitabile a causa dei numerosi disservizi che si registrano su questa tratta”. La pensa allo stesso modo anche Irene che però ha notato un miglioramento nell’ultimo periodo. “Sono anni che percorro questa tratta e con l’utilizzo dei nuovi treni la situazione, fortunatamente, è migliorata. I guasti sono molti e, nelle ultime settimane, le corse cancellate sono state davvero troppe, ma il numero dei ritardi è diminuito e adesso le carrozze sono molto più comode. Capitava spesso, negli anni passati, che ci fosse così tanta gente che alcuni pendolari erano costretti a rimanere in stazione”. Giorgia e Chiara, studentesse, da tre anni viaggiano tra Carpi e Modena e ne hanno viste davvero di tutti i colori. “Per fortuna i ritardi sono molto meno frequenti – ci raccontano – ma non è possibile che con i mezzi nuovi siano già capitati così tanti guasti”. E’ quindi opinione diffusa che il servizio negli ultimi tempi sia migliorato, ma l’insoddisfazione generale è sempre presente. “Nel 2012 – replicano le Ferrovie – la percentuale dei treni arrivati a destinazione in orario (o con un ritardo non superiore a 5 minuti) è stata del 93 per cento, risultato pressoché in linea con quello dello scorso anno. Sempre nel 2012 la percentuale dei treni cancellati è stata circa del 3 per cento”. Da queste percentuali sono però escluse le “cause esterne” sulle quali però, nessuno pare voler fare chiarezza.
Francesco Palumbo