Chi andrà nella nuova scuola di Cibeno?

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La fine dei lavori della nuova Scuola di Cibeno in via Canalvecchio sarebbe prevista per settembre, appena in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico. “Terminata la parte strutturale sono in corso gli interventi di tamponamento in laterizio e in fase di avvio i lavori impiantistici”, riferiscono dall’Amministrazione Comunale. Al sovraffollamento delle Scuole medie O. Focherini e A. Pio si potrà dunque porre rimedio grazie all’apertura di questo nuovo quarto plesso scolastico destinato a ospitare una scuola secondaria di primo grado nella quale verranno indirizzati i bambini di quinta elementare residenti nella zona compresa tra via Pezzana e via Canalvecchio. Nascerà un nuovo comprensivo che sarà retto dall’attuale dirigente del Terzo Circolo, Tiziano Mantovani. Nella nuova scuola media troveranno posto anche le classi seconde e terze dei corsi I, L, M oggi ospitate nei container allestiti accanto alle Focherini. I genitori degli studenti però non hanno ricevuto ancora nessuna comunicazione e, in considerazione del fatto che si è già svolto l’ incontro per illustrare alle famiglie la scuola in vista delle iscrizioni di prima media, cominciano a chiedersi che fine faranno i loro ragazzi il cui percorso alle medie Focherini è iniziato nei locali delle Scuole elementari Saltini, con la prospettiva di entrare in breve tempo nella nuova scuola media, ed è poi proseguito nei container dove gli studenti sono tuttora. “Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione – ci dice Barbara, mamma di Veronica – non siamo stati convocati per essere informati sul futuro percorso scolastico delle seconde e terze classi dei corsi I, L, M. Non sappiamo se e come la scuola verrà servita dai mezzi di trasporto e come sarà raggiungibile dalle altre zone della città. A dir la verità molti di noi cominciano a pensare che non è male nemmeno finire la terza media nei container perché sono confortevoli e i ragazzi si trovano molto bene. Il dubbio è che nella nuova scuola al momento dell’inaugurazione non ci sia posto per tutti”. Il problema del trasporto riguarda anche alcuni studenti iscritti alle A. Pio nelle sezioni della succursale. “Abitiamo a due passi dalla succursale – spiega Serena, mamma di Maddalena – e oggi mia figlia si reca a scuola da sola in bicicletta. Il trasferimento nella nuova scuola di Cibeno presuppone che io la debba accompagnare in auto, se non ci saranno alternative. La sorella, invece, frequenterà la prima media in sede alle medie Pio in base allo stradario. Sono situazioni di cui non hanno tenuto conto”.
“Nella classe di mia figlia alle Pio – prosegue Sabrina, mamma di Cecilia – stanno effettuando un sondaggio per capire se i genitori dei ragazzi che attualmente frequentano le classi prime e seconde sono favorevoli al trasferimento nella nuova scuola media o preferiscono rimanere in succursale: vince la maggioranza. Entrambe le opzioni comportano comunque, pare, il trasferimento delle competenze al nuovo comprensivo che nascerà a Cibeno per cui mia figlia non sarà più comunque studentessa delle Pio”. L’incognita, a questo punto, riguarda i professori disposti a garantire la continuità didattica trasferendosi con gli studenti nella nuova scuola media. “Abbiamo avuto due diverse insegnanti di matematica in prima media e altre due in seconda media. L’idea di dover cambiare nuovamente è terrificante. Che cosa potrà suggerire l’ennesima nuova docente di matematica a mia figlia nel momento in cui ci saranno i colloqui per l’orientamento in vista delle iscrizioni alle superiori?”. A complicare ulteriormente le cose quest’anno c’è l’esordio dell’iscrizione on line: “servono – spiega Serena – almeno tre o quattro giorni perché occorre collegarsi al sito attraverso un codice per ottenere lo user name utile per l’iscrizione alla quale procedere compilando una decina di pagine e rispondendo a un sacco di domande”. “Il 18 febbraio è stata convocata una riunione coi genitori disponibili ad andare a Cibeno, ma il periodo per le iscrizioni terminerà il 28 febbraio e resta poco tempo alle famiglie per organizzarsi”. “Avremmo voluto risposte per tempo, ma ancora non sappiamo nulla” concludono rassegnati e frastornati dalle informazioni che circolano nel cortile della scuola e che ingenerano sempre una comprensibile apprensione, ma per l’assessore all’Istruzione Maria Cleofe Filippi “i tempi non sono ancora maturi per un comunicato ufficiale”.
Sara Gelli