Nessuno stipendiato nella Cri di Carpi, solo volontari

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La riforma che sta interessando la Croce Rossa Italiana e culminerà, il prossimo 1° gennaio 2014, nella privatizzazione dell’ente, ha investito in pieno anche il Comitato carpigiano. La decisione dello Stato di chiudere i rubinetti e di non elargire più nemmeno un euro in favore della Croce Rossa non compromette però la sezione locale, che vanta un bilancio sano e in attivo grazie alla presenza di soli volontari. La voce stipendi infatti è quella che, a livello nazionale, pesava maggiormente sulle casse dell’erario: basti pensare che nell’ultima “iniezione” di soldi pubblici alla Cri, circa 180 milioni di euro, il 92% era proprio destinato alle buste paga. A traghettare la Croce Rossa di Carpi nel futuro sarà il neo eletto presidente Massimo Re, carpigiano 62enne e volontario da nove anni. “Il processo di privatizzazione ha comportato cambiamenti repentini – spiega Re – tra cui l’elezione di un presidente per ciascun comitato locale, caso unico nella storia della Croce Rossa, e lo scioglimento dei vari corpi interni e dei loro organi dirigenti. Oggi non esistono più distinzioni tra Volontari del Soccorso, Pionieri e Comitato Femminile: a Carpi vi sono 315 volontari, ciascuno con la propria specializzazione, che vestono tutti la stessa divisa rossa fiammante con un unico stemma riportante il nome della Croce Rossa Italiana”. Massimo Re, ex dipendente della Tintoria Lux e oggi pensionato, ha raccolto la sfida: “non ragionare più in termini di componenti è dura. Oggi l’unico responsabile sono io, è come avere sulle spalle un’intera locomotiva – sorride il presidente – ma farò del mio meglio”. La forza della sezione locale è sicuramente quella di essere retta da una base totalmente volontaria: “le voci di spesa che incidono maggiormente sul nostro bilancio che, voglio sottolinearlo, è in attivo, sono quelle legate al carburante, alla manutenzione del parco auto e alla gestione della nostra sede di via Guastalla”. Solo per il carburante, la spesa stimata per il 2013 è di ben 40mila euro: ma come si finanzia la Croce Rossa di Carpi? “Noi non riceviamo finanziamenti a fondo perduto bensì donazioni finalizzate alla realizzazione di progetti definiti. Grazie alla generosità di molti infatti, possiamo permetterci di aggiornare o ampliare periodicamente il nostro parco mezzi. Una donazione della New Holland ad esempio ci consentirà di acquistare un altro camioncino di Protezione Civile. Siamo inoltre in attesa di due mezzi, frutto di una corposa donazione nazionale che sarà suddivisa tra i Comuni di Carpi e Finale Emilia e i loro rispettivi comitati di Croce Rossa”. La liquidità è invece garantita attraverso i servizi di trasporto sanitario e sociale offerti alla cittadinanza che sono a pagamento: “l’utente – spiega Massimo Re – paga il servizio in base a un tariffario preciso”. Qualche esempio? Per tragitti all’interno della città di Carpi, il cittadino spende 20 euro. Qualora dovesse raggiungere mete al di fuori della Corte dei Pio, paga 0,80 centesimi per ogni chilometro percorso. “Facciamo anche viaggi a lunga percorrenza – continua il presidente – la scorsa settimana ad esempio abbiamo accompagnato una persona in Puglia, in provincia di Foggia. Costo del viaggio assistito: 800 euro”. A tali servizi retribuiti si sommano poi quelli, assolutamente gratuiti, dell’emergenza – urgenza: “la Cri di Carpi, in convenzione con Modena Soccorso, assicura la propria presenza sul territorio per 113 ore alla settimana, dalle 18 alle 7 del mattino nei giorni feriali e 24 ore su 24 il sabato e la domenica”. E se a coprire le ore serali e notturne sono soprattutto lavoratori e studenti, ad assicurare una presenza costante al centralino e a coprire i servizi diurni, sono 35 pensionati, una risorsa preziosissima che dovrà però essere integrata da nuove forze. “Il tema del ricambio nei prossimi anni diventerà fondamentale. Non ci si può improvvisare volontari di Croce Rossa – continua Massimo Re – occorre frequentare corsi di formazione e di aggiornamento continui. Abbiamo a che fare ogni giorno con persone fragili e con le loro famiglie: dobbiamo essere preparati, sapere come prendercene cura, come guidare un mezzo… è una grande responsabilità”. La Cri di Carpi tiene poi costantemente corsi di formazione sul soccorso pediatrico e sulle manovre di disostruzione pediatriche: “corsi che ogni volta registrano un numero di presenze ben al di sopra delle nostre aspettative. Grazie ai 3 volontari stranieri della nostra sezione abbiamo fatto un corso persino dentro la “moschea” di via Unione Sovietica. Il nostro obiettivo è arrivare ovunque, queste lezioni di pronto soccorso possono salvare delle vite”.
Jessica Bianchi

Pronto Farmaco

Dovrebbe decollare a breve il nuovo servizio gratuito di Pronto Farmaco. In base a un protocollo sottoscritto da Federfarma, Comune e Croce Rossa di Carpi, i volontari della Cri potranno recarsi dal medico per conto di un cittadino, ritirare eventuali ricette, recarsi in farmacia per acquistare i farmaci e recapitarli direttamente al domicilio dell’utente.

Uniti per contrastare la povertà

Tra gli obiettivi della Croce Rossa di Carpi vi è ora quello di potenziare la distribuzione di viveri alle fasce deboli della società. Due sabati al mese un gruppo di volontarie dona viveri a lunga conservazione a un elenco di famiglie segnalate dai Servizi Sociali di Carpi. A fronte però di un costante allargamento del bacino della povertà, i volontari vorrebbero aggiungere altri prodotti, come ad esempio materiale scolastico per i bambini, e raggiungere il più alto numero di persone possibile, coordinandosi con altri enti e associazioni che già operano in tal senso, dalle Parrocchie alla Caritas diocesana. “Il bisogno cresce e noi vorremmo lavorare in sinergia e in un’ottica di complementarietà, per rispondere alle necessità della cittadinanza. Alcune volontarie hanno anche lanciato l’idea di creare una linea telefonica amica dedicata alle persone in difficoltà: ne valuteremo la fattibilità”, conclude Massimo Re.

I numeri
315 soci, di cui 35 volontari
pensionati che coprono i servizi diurni
3 gli stranieri volontari
5 ambulanze
3 furgoni
4 auto
1 camioncino di Protezione Civile
280mila i chilometri percorsi nel 2012
4.700 servizi svolti non in
emergenza nel 2012
1.300/1.400 i servizi svolti in emergenza / urgenza in convenzione col 118.