Aimag, il rilancio nel 2015

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Ritorno alla normalità: è questo l’obiettivo del gruppo Aimag. Archiviato l’anno nero 2012, il presidente Mirco Arletti punta a recuperare rapidamente i livelli pre-terremoto a partire dal piano industriale 2013-2015.
Presidente, quali sono i numeri di questo piano industriale?
“Il bilancio 2012 risente pesantemente dell’effetto del sisma, nel senso che l’azienda avrà una riduzione dei ricavi e degli utili. Ovviamente, tengo subito a precisarlo, l’azienda non è in deficit, mantiene una sua marginalità positiva, ma fortemente ridotta dagli effetti del terremoto. Noi confermiamo nell’arco dei tre anni 64 milioni di investimenti, con una leggera riduzione rispetto al nostro trend triennale che era di 70 milioni, e l’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere nel 2015 il livello di sviluppo di marginalità che avevamo prima dei danni del terremoto.
Questi sono i nostri obbiettivi, accanto a quello di contenere l’indebitamento che, con il sisma, ovviamente è aumentato: nell’arco dei tre anni, pur facendo investimenti, vogliamo riportare l’indebitamento ai livelli del 2011, quando Aimag si distingueva fra le più virtuose per la capacità di fare sviluppo mantenendo un basso tasso di indebitamento”.
64 milioni di investimento: quale sarà il settore che ne beneficerà maggiormente?
“Ne beneficeranno i settori cosiddetti regolati, fra cui il settore idrico e quello dell’ambiente con investimenti che permetteranno, saltando il 2013, di ampliare nel 2014 il porta a porta in alcuni comuni, con l’obiettivo di arrivare in tutti i nostri comuni al 60% di raccolta differenziata. Nel 2012, nonostante il terremoto, siamo arrivati al 58%. Nel settore idrico continuiamo a fare investimenti per migliorare l’efficienza della rete e ridurre le perdite: ci siamo dati l’obiettivo di ridurre le perdite dell’1%, scendendo di un punto dalla percentuale attuale del 26%.
Per quel che riguarda la distribuzione del gas invece, sono previsti investimenti obbligatori per l’attivazione dei contatori di telelettura ma vogliamo continuare a fare investimenti per garantire la sicurezza delle reti. Mi preme ricordare che tale sicurezza è stata fondamentale nella fase di emergenza del terremoto: non abbiamo mai fatto venir meno, nemmeno nei giorni delle scosse più forti, il rifornimento di gas e acqua, salvo qualche ora di interruzione. E’ la dimostrazione che fare investimenti per tenere le reti in efficienza è un fatto estremamente positivo dal punto di vista economico ma anche della fornitura dei servizi per la collettività”.
Per quel che riguarda Carpi ci sono interventi da segnalare?
“Vorrei citare un investimento che non è nuovo ma si concluderà tra aprile e maggio ed entrerà in funzione a Fossoli: si tratta del digestore anaerobico, quell’impianto che, in sostanza, attraverso l’utilizzo dei rifiuti organici raccolti in modo differenziato, produce biogas che viene bruciato per produrre energia elettrica. Questo è un impianto molto importante perché ottimizza ancor di più l’uso della sostanza organica raccolta in modo differenziato. Permetterà anche un’ulteriore riduzione degli odori poiché il digestore funzionerà prima che la sostanza organica venga immessa nel biotunnel per produrre il compost e la produzione di biogas. Pur non inficiando la produzione del compost finale, il digestore ne ridurrà la componente odorigena”.
Se aprirà il cantiere della nuova piscina, si riparlerà del teleriscaldamento?
“Per quel che riguarda la piscina, stiamo valutando in che modo e con quali forme ragionare sulla possibilità di fare l’impianto di teleriscaldamento. E’ una riflessione che stiamo ancora facendo perché il mercato è cambiato e il prezzo del gas è aumentato. Abbiamo bisogno di fare un ragionamento economico più approfondito”.
Sara Gelli

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