Post terremoto: la task force di Cna

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“Da ormai un mese siamo operativi per l’assistenza nell’inoltro alla Regione delle richieste di contributo, ma le domande si contano sulle dita di una mano. L’oggettiva complicazione delle norme, i dubbi interpretativi di alcuni articoli in relazione alle diverse casistiche di intervento, le difficoltà oggettive dei tecnici in relazione alle tante prescrizioni dell’ordinanza, sono, ad oggi, gli ostacoli che devono essere superati per favorire la ricostruzione delle imprese terremotate”. La denuncia arriva dalla direttrice della Cna di Carpi, Barbara Bulgarelli, che rilancia: “c’è un generale scetticismo degli imprenditori nei confronti dei provvedimenti varati sino a oggi, una diffidenza alimentata dall’incertezza che regna sulle diverse agevolazioni. In diversi casi gli imprenditori, anche quando possono farlo, non arrischiano a utilizzare le agevolazioni previste”. Comprensibile, peraltro, che in presenza di dubbi importanti si attendano risposte precise per non fare correre alle aziende il rischio di vedersi respinte le domande di contributo”. Per dare il proprio contributo Cna si sta adoperando per contribuire a fornire alle imprese, ed agli stessi tecnici, quando necessario, i chiarimenti e le collaborazioni utili a definire le pratiche per poi accedere a Sfinge, (la piattaforma informatica attraverso la quale far pervenire le domande in Regione) e quindi consentire alle imprese di ottenere i previsti contributi nei tempi più brevi possibili.
L’Associazione da subito si è prodigata per dare tutta l’assistenza possibile a chi ha subito, direttamente od indirettamente, i danni del sisma, con un servizio che oggi conta, a livello complessivo, circa seicento richieste di supporto alle imprese. “In effetti – continua Bulgarelli – abbiamo organizzato una task force per la compilazione delle domande relative all’ordinanza 57 e per fornire la necessaria consulenza preventiva inerente, ad esempio, a tutte le forme di finanziamento ponte necessarie alle imprese”. Già, perché i contributi, come è noto, non coprono interamente le spese sostenute per i danni del sisma ed è pertanto necessario affiancare gli imprenditori nella ricerca di tutte le soluzioni più opportune a coprire le esigenze di liquidità immediate, a cominciare dall’Iva sui lavori di ripristino, che, come è noto, va pagata subito.
Purtroppo, queste difficoltà in alcuni casi stanno rendendo impossibile la ripresa produttiva: difficoltà di accesso al credito ed insufficienza dei contributi previsti rispetto alle spese reali nei casi più gravi stanno spingendo alla chiusura le imprese. “E questo – commenta Bulgarelli – determinerà perdita di posti di lavoro e professionalità. In una parola, l’impoverimento economico del territorio”.
“Il nostro gruppo di lavoro è anche pronto per presentare le domande relative al bando Inail, in uscita nei prossimi giorni, e questo toccherà in particolare il territorio carpigiano, meno colpito dai danni diretti e coinvolto invece sugli obblighi della messa in sicurezza degli edifici. E come abbiamo fatto per tutti i bandi pubblicati in questi mesi, forniremo una informazione capillare a tutte le aziende”.
“Districarsi tra le difficoltà di una normativa nuova non è stato e non è certo facile – commenta la direttrice della Cna di Carpi – e la burocrazia rischia di rappresentare un peso notevole per le imprese, come abbiamo denunciato in diversi ambiti; tuttavia ci siamo posti da subito l’obiettivo di dare risposte alle nostre imprese anche su queste materie, in collaborazione con molti tecnici, per contrastare il disorientamento che spesse volte riscontriamo negli occhi degli imprenditori, oggi più che mai impegnati a mantenere attive le proprie aziende. In ogni caso, consigliamo alle imprese di informarsi presso le nostre sedi per evitare di perdere opportunità importanti”.