Giappone: una striscia di terra a est del mondo, culla di miti e leggende secolari che si intrecciano e convivono con la modernità. Un Paese sospeso tra avanguardia e tradizioni millenarie: antichi templi e città futuristiche, villaggi e giardini incantati e maxischermi sui grattacieli, geishe in kimono e tecnologia di ultima generazione. A essere rimasto incantato dalla cultura del Sol Levante è il 26enne carpigiano Davide Calzetti. Una passione la sua nata quasi per caso, durante l’adolescenza, “tra le pagine dei manga e le immagini dei videogiochi”, racconta. Interesse che lo ha portato a intraprendere un cammino insolito, che lo ha traghettato presso la prestigiosa Università Ca’ Foscari di Venezia dove si è laureato in Lingue e Culture dell’Asia Orientale. “Nel febbraio di quest’anno mi sono regalato un viaggio in Giappone e direi – sorride Davide – di essermela cavata piuttosto bene. Lì se non sai la lingua sei davvero perduto, dal momento che l’inglese è pressoché sconosciuto. Conoscendo meglio Tokyo, sono crollati anni di stereotipi e falsi miti. Mi aspettavo una città ipertecnologica, pullulante di androidi… nulla di tutto ciò. In realtà, sorprendentemente, la città presenta persino alcuni tratti di arretratezza, come sul fronte della raccolta differenziata o della gestione delle risorse”.
Il Giappone è fatto di realtà contrastanti e piene di fascino, una sintesi che stupisce e incanta: “un po’ come nella musica – prosegue Davide – dove note contrastanti possono dar forma a meravigliose armonie. Camminare per le strade di Kamakura ad esempio, per secoli capitale amministrativa del Paese, mi ha dato la possibilità di respirare la storia del Giappone, di ammirare templi, di assaporare la religiosità di questo popolo”. Luci e ombre che si riverberano anche nella società nipponica: “malgrado l’Europa sia considerata il modello ideale di libertà ed espressione personale contrapposta al rigido e oppressivo Oriente, in Giappone nonostante la rigidità delle gerarchie lavorative, ho trovato un rispetto veramente notevole per l’altro di cui, paradossalmente, difettano le nostre società pur imbevute di valori cristiano-liberali. In Giappone nessuno si fa problemi nello sfogliare un fumetto in pubblico, mentre qui in Italia viene considerata una mancanza di maturità”. Un amore palpabile quello che Davide nutre nei confronti di questa terra, messo ora a disposizione di tutti coloro che desiderano conoscere più da vicino la lingua e la cultura giapponese. “Ogni lunedì e venerdì, a partire dalle 18,30, tengo un corso gratuito di giapponese per adulti, presso la Scuola Media Guido Fassi, grazie alla disponibilità del dirigente dell’Istituto Comprensivo Carpi 2, Attilio Desiderio. L’era delle nazioni sta morendo: la compenetrazione culturale è inevitabile. Studiare un’altra lingua è un’esperienza preziosa, non ci si deve fare spaventare dalle difficoltà. Occorre avere una visione a volo d’uccello, andare oltre il proprio background, le proprie convinzioni. Imparare – prosegue Davide Calzetti, che ambisce a fare dell’insegnamento la propria professione futura – non è solo un esercizio pragmatico bensì uno strumento di conoscenza di sè, attraverso il confronto con l’altro”. E a chi obietta che il giapponese sia troppo complesso, Davide, laconico, precisa, “la grammatica italiana è ben più difficile. Inoltre, e parafraso un detto giapponese, in cui credo fortemente: cadi sette volte e rialzati otto. Resistere, non arrendersi di fronte agli ostacoli è un approccio di vita che condivido e apprezzo”.
Jessica Bianchi