Proroga imposte: ultima chiamata

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“La stupefacente decisione del Governo di non rispettare il pronunciamento unanime della Commissione per il rinvio delle imposte lascia davvero pensare che oggi in Italia si viva un clima di democrazia sospesa. Peraltro, si tratta dell’ennesima testimonianza della cecità dimostrata dall’Esecutivo nei confronti delle zone terremotate”. Non è conciliante Claudio Saraceni, presidente Cna per l’Area di Carpi, di fonte alla decisione del Governo di stralciare, in fase di approvazione del Decreto 174, l’emendamento a favore delle comunità colpite dal sisma di maggio. Del resto il clima di esasperazione degli imprenditori è ormai palpabile.
“Abbiamo sentito di tutto. Abbiamo sentito il sottosegretario Catricalà parlare di “lusso”, a proposito dell’allargamento della rateizzazione delle imposte anche alle imprese che hanno subito danni indiretti. Abbiamo maturato la consapevolezza che sia quasi una colpa, per quest’area, valere 7 miliardi di imposte all’anno per il Paese. Abbiamo, purtroppo, ormai la certezza di essere considerati cittadini di serie B rispetto ad altri territori toccati da tragedie analoghe. Io credo che, al di là delle considerazioni strettamente economiche, siano queste valutazioni di ordine etico a giustificare, se non ad imporre, scelte precise”.
Quali? L’allargamento, appunto, della rateizzazione alle imprese che abbiano subito danni anche solo indiretti e l’estensione del beneficio a quei lavoratori che oggi rischiano di avere buste paga a zero, se non i negativo, a causa della restituzione dei contributi precedentemente sospesi.
“Come si fa a non ritenere danneggiato, ad esempio il trasportatore che, pur avendo il camion indenne, ha perso i propri committenti? Come si fa a non considerare danneggiata l’azienda che ha richiesto interventi di decine di miglia di euro per mettere a norma le proprie strutture? Ora semplicemente queste imprese, che hanno sostenuto queste spese senza contributi alcuni, non hanno i soldi per pagare le imposte”. Imposte che, in molti casi, ammontano a centinaia di migliaia di euro.
“Senza contare – aggiunge Barbara Bulgarelli, responsabile CNA Unione Terre D’Argine – che anche il commercio, già colpito dal sisma, potrebbe risentire del calo dei consumi che sarà inevitabilmente determinato dal mancato rateizzo delle imposte e dei contributi di quei lavoratori a cui è stato sospeso il prelievo dal 29 maggio”.
E’ un intero sistema, un intero territorio che rischia di crollare.
“Per questo – conclude Bulgarelli – è assolutamente necessario che proprio l’intera comunità si faccia portatrice nei confronti del Governo di queste istanze. Serve, senza se e senza ma, il rinvio del pagamento delle imposte per le imprese che hanno subito danni indiretti e per i lavoratori che rischiano di trovarsi senza stipendi. E’ la condizione necessaria per sopravvivere prima, e riprendersi poi”.
In foto Barbara Bulgarelli

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