Il cuore dei giovani: il problema delle aritmie e l’attività sportiva

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In provincia di Modena ogni anno, secondo le ultime statistiche attendibili, le cosiddette ‘morti improvvise’ di giovani sotto i quarantacinque anni oscillano tra 25 e 50 casi (a livello nazionale si stima che il 25% dei decessi improvvisi – circa 2/3mila under 35 – avviene  prima del compimento dei 60 anni). Molto spesso questi decessi sono imputabili a sindromi cardiovascolari che rappresentano, ad oggi, la principale causa di mortalità nei paesi europei. In particolare, le aritmie ventricolari maligne, che portano all’arresto cardiaco, sono tra le principali cause di questo tipo di decessi.
Di questi temi si occuperà il convegno ‘Il cuore dei giovani: aritmie e sport’ che si terrà a Carpi, in provincia di Modena, il 19 e il 20 ottobre. Un congresso di Cardiologia di rilevanza nazionale, organizzato dall’Unità Operativa dell’Ospedale Ramazzini, diretta dal dott. Stefano Cappelli, che sarà ospitato nella ‘Sala delle Capriate’ di Piazza Martiri. L’appuntamento assume un significato particolare anche se si considera che Carpi è uno dei comuni più colpiti dal terremoto che ha devastato l’Emilia nel maggio di quest’anno. 
Un evento di valore scientifico che ha “chiamato a raccolta” professionisti da tutta Italia. Il tema trattato, la prevenzione delle malattie cardiovascolari nei giovani, rappresenta infatti una delle ultime frontiere della Cardiologia. Finora l’interesse della comunità scientifica si è rivolto soprattutto alla prevenzione e alla cura di questo tipo di malattie nelle fasce d’età superiori ai 50/60 anni, ovvero nel momento in cui il rischio cardiovascolare aumenta in modo più spiccato. In termini di prevenzione, però, molto può essere fatto sin dalla giovane età, quando l’acquisizione di scorretti stili di vita “spiana la strada” al rischio di sviluppare sindromi cardiovascolari anche a distanza di anni. Le principali malattie che causano le cosiddette ‘morti improvvise’ di soggetti giovani, nella provincia di Modena, sono la cardiomiopatia ipertrofica (circa 800 casi l’anno su tutta la popolazione residente), la displasia aritmogena del ventricolo destro (50 casi ogni 300mila abitanti) e la sindrome di Brugada.
All’apertura dei lavori del convegno interverrà il vescovo di Carpi Mons. Francesco Cavina. Durante le due giornate di lavori congressuali saranno ospiti, tra gli altri, anche il Presidente nazionale della Società Italiana di Cardiologia dello Sport, Domenico Corrado e Paolo Zettilli, professore di Medicina dello sport all’Università Cattolica di Roma, per tanti medico della nazionale di calcio italiana e attualmente direttore del settore medico della FGCI.

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