La Fondazione Crc e la ricostruzione

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Il commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani ha presentato il Piano casa di transizione dall’emergenza alla ricostruzione. Tra i sette punti toccati anche l’impiego di moduli abitativi temporanei. A breve sarà pubblicato un bando e contestualmente avviata la predisposizione delle aree. “La collocazione – ha sottolineato Errani – dovrà essere urbanisticamente rigorosa e coerente con il disegno dei piani regolatori senza prefigurare alcuna new town”. Da alcune settimane si sente parlare di potenziale area di insediamento quella di Santa Croce, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Lo abbiamo chiesto al presidente, Gian Fedele Ferrari.
In un momento di gravissima difficoltà come quello attuale, la Fondazione sarebbe disposta a mettere a disposizione del Comune di Carpi l’area di Santa Croce per alloggiare eventuali moduli abitativi temporanei?
“Il terreno posto in località Santa Croce, come sempre sottolineato, è a disposizione della collettività per un uso adeguato e di rilevante ricaduta in favore della città. Al momento, non è pervenuta in Fondazione alcuna richiesta formale relativa a moduli abitativi temporanei. Se dovesse arrivare, verrà sottoposta, come da regolamento, al giudizio dei due Consigli dell’Ente che provvederanno a una pronta e scrupolosa valutazione”.
Cosa intende fare la Fondazione, da anni sensibile ai temi del sostegno delle fasce più deboli, in questo momento? Quali le priorità? Cercherete di dare sollievo agli sfollati? Se sì, in che modo?
“La Fondazione, in effetti, già da tempo ha rivolto al tema del sociale una grande attenzione, che ha ulteriormente incrementato a seguito della perdurante crisi economica, stanziando nel 2012 oltre 2 milioni di euro per aiuti ai residenti colpiti dalla crisi occupazionale, per rispondere al bisogno abitativo e per le famiglie a rischio di sfratto, oltre al sostegno del volontariato e alle associazioni di promozione sociale locale. Con l’aggravarsi della situazione, a causa del recente sisma, è stato necessario attivare molteplici contatti per acquisire un quadro chiaro dei danni riportati. A riguardo, le nostre priorità sono rappresentate dalla ripresa delle funzionalità dell’Ospedale che ci sono state indicate della Direzione sanitaria, dalla messa in sicurezza delle scuole e da ulteriori interventi di carattere sociale analoghi a quelli attivati per i fondi anticrisi a sostegno della popolazione che, a seguito del terremoto, ha perso la casa o il lavoro”.
Jessica Bianchi