Arrestato il fratellastro di don Ivan

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“Il Papa mi ha detto che è dispiaciuto per la morte di don Ivan e mi ha detto che pregherà per lui”. Così si era espresso un commosso Salvatore Catozzi – l’uomo che il parroco di Rovereto aveva accolto da anni in canonica – al termine della visita di Benedetto XVI nella martoriata Rovereto sul Secchia. Ebbene il fratello adottivo di don Ivan Martini, morto sotto le macerie della sua chiesa, è stato sorpreso nudo in compagnia di un undicenne. Il devoto aiutante del don è stato arrestato la notte del 19 luglio dai Carabinieri della Compagnia di Carpi, durante un servizio antisciacallaggio all’interno del campo sfollati di Rovereto. Il 55enne è stato colto sul fatto, da alcuni ospiti del campo, mentre si trovava all’interno delle docce, con un bambino di origine magrebina di appena 11 anni, “in atteggiamenti sessuali incontrovertibili” hanno dichiarato i Carabinieri. Il tempismo dei militari che stavano effettuando un servizio antisciacallaggio nel campo di accoglienza ha permesso di riportare l’ordine, scongiurando atti di linciaggio nei confronti dell’uomo che era già stato circondato da un gruppo inferocito di persone. Catozzi, con l’accusa di pedofilia, è stato poi immediatamente accompagnato alla Casa Circondariale di Modena.
Una vicenda che ha ulteriormente sconvolto il paese e ha scatenato le polemiche: perchè il 55enne pur non essendo ospite della tendopoli poteva muoversi liberamente all’interno del campo? Evidentemente il suo legame con la figura di don Ivan, è stato un valido passepartout.
L’uomo è comparso davanti al Gip ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice ha deciso che rimarrà in carcere: ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in cella.

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