Lago di Bolsena: qualcuno ne ha verificato l’agibilità?

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Spettabile Redazione, da privato cittadino residente nelle immediate vicinanze dell’edificio di via Lago di Bolsena (per l’esattezza il primo palazzo sulla sinistra venendo dal sottopassaggio, grosso stabile al fianco del parco abitato principalmente da cittadini extracomunitari) vorrei manifestare tutta la mia preoccupazione per le precarie condizioni igieniche e ora, soprattutto strutturali, che si sono venute a creare dopo il recente sisma che ha colpito anche la nostra città. Mi chiedo se l’amministratore condominiale dello stabile ha richiesto la verifica di agibilità e sottolinea l’importanza e l’estrema urgenza di un controllo strutturale approfondito per evitare che eventuali e successive scosse di terremoto compromettano in modo grave anche le abitazioni limitrofe. Da molto tempo la situazione, per l’intero quartiere, è diventata insostenibile e inaccettabile: a parte la tranquilla e impunita attività di prostituzione e spaccio di stupefacenti esercitata serenamente a qualsiasi ora del giorno e della notte, davanti a bambini e passanti, i residenti non rispettano le minime regole di pulizia e decoro, accumulando montagne di rifiuti maleodoranti, materassi sporchi, coperte vecchie, lavatrici rotte, pezzi di mobili ammuffiti a fianco dello stabile, favorendo così la nascita e il proliferare di colonie di topi che si riversano poi nei giardini privati delle nostre abitazioni e nel vicino parco pubblico in cui decine di bambini vanno regolarmente a giocare.Si mette così a serio rischio di malattie e infestazioni la salute pubblica dell’intero quartiere. Inoltre vorrei denunciare che durante la stagione estiva il numero di persone che alloggiano nello stabile aumenta in modo spropositato perchè trovano sistemazioni di fortuna accampandosi nei garage sotterranei dell’immobile. Il tutto è chiaramente dimostrabile da luci dei garage accese durante la notte, da furgoni che vanno e vengono scaricando materassi e ogni altro genere di mobilia all’interno dei garage, da gente che va e viene da lì a ogni ora del giorno e della notte e da odori di rischiosissime stufette accese che potrebbero causare incendi e scoppi nell’intero edificio. Mi chiedo per quanto tempo ancora questa situazione di degrado e di rischio debba essere sopportata dai residenti del quartiere che, a differenza dei residenti dello stabile in oggetto, cercano di attenersi scrupolosamente a tutte le norme e le regole comunali oltre che a quelle di decoro e di pulizia e per quanto ancora le autorità di vigilanza faranno finta di non vedere una situazione palesemente illegale, rischiosa e intollerabile che ora è degenerata in un accampamento selvaggio con mobili, letti, reti da materasso e interi armadi oltre ad altri mobili portati anche nell’area verde del parco al posto di tende e materassini e delimitati con tendoni scuri che vanno da albero ad albero e oltre i quali è impossibile vedere o controllare ciò che accade. Preciso con convinzione che questa lettera non è animata da un sentimento di razzismo ma dal solo desiderio che le regole siano rispettate da tutti per una sana e civile convivenza.
Un cittadino carpigiano