A poco più di tre anni dal loro intervento a favore dell’Abruzzo, le Fondazioni di origine bancaria si impegnano di nuovo in un’iniziativa di sistema per intervenire nella drammatica situazione emergenziale che coinvolge le popolazioni colpite dal sisma di questi giorni in Emilia Romagna.
Il Comitato di Presidenza dell’Acri ha deciso una raccolta di fondi presso le proprie Associate, che dovrebbe attestarsi intorno ai 6 milioni di euro. Queste risorse verranno finalizzate verso iniziative puntuali e mirate, che saranno individuate sulla base di valutazioni congiunte con l’Associazione Regionale delle Fondazioni dell’Emilia Romagna, nell’ambito della quale è stato costituito un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti delle Fondazioni direttamente presenti nei territori interessati dal terremoto.
Una particolare attenzione si intende dare al sostegno dell’economia locale, la cui tenuta è fondamentale per l’occupazione e la ripresa di quei territori, nonché per l’Italia stessa. Né mancherà l’attenzione al recupero dei beni storico artistici danneggiati dal terremoto, ma di eventuali interventi al riguardo potranno farsi carico singole Fondazioni, con scelte e stanziamenti individuali.
In foto il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Gian Fedele Ferrari.