Pronto Soccorso: la Fondazione CRC congela momentaneamente i fondi

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Dovevano Iniziare a breve i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso dell’ospedale di Carpi finanziati anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio con uno stanziamento di 900mila euro. Poi un fulmine a ciel sereno ci ha colpiti: l’ente congela i fondi messi a disposizione.

*b*Ma cosa è accaduto? Lo abbiamo chiesto al presidente, Gian Fedele Ferrari.+b+
“Abbiamo dovuto procedere in questo senso, nostro malgrado, quando ci siamo accorti che l’Azienda sanitaria locale non rispettava gli impegni stabiliti. Volendo garantire la massima efficacia delle risorse rese disponibili dalla Fondazione per la ristrutturazione del Pronto Soccorso, avevamo concordato di assumere la gestione della realizzazione “chiavi in mano” di quanto progettato dall’Ausl. Questo per evitare gli iter burocratici che diversamente si sarebbero dovuti attivare, forieri di lungaggini e costi incerti. Con la gestione dei lavori a carico della Fondazione, saremmo stati sicuri sia del loro inizio che della loro fine, così come del contenimento dei loro costi, perché la Fondazione è nella condizione di liquidare subito le spese mentre l’ente pubblico no. Sia chiaro, quanto deliberato non è stato revocato, le risorse sono ancora assegnate e ci auguriamo di ricevere quanto prima le essenziali garanzie, nell’interesse dei cittadini, che possano essere utilizzate nel modo più efficace possibile”.

*b*E sul fronte della nascita di un soggetto giuridico pro Ramazzini, come si pronuncia la Fondazione? Sareste disposti a divenire uno dei potenziali soci?+b+
“A differenza di Sassuolo, qui c’è già una Fondazione che sostiene l’ospedale cittadino e con risorse ben più ingenti. La Fondazione CR Carpi da tempo si è posta la priorità assoluta di tutelare la salute dei cittadini del territorio. Sono più di 7 milioni gli euro destinati dalla Fondazione in questi anni alla qualificazione del Ramazzini e sono tantissimi i reparti che possono godere di strutture all’avanguardia grazie a queste erogazioni, si pensi solo alla Radioterapia o al Reparto di Ostetricia e a quello di Pediatria, a Cardiologia, Urologia, Neurologia, al Day hospital oncologico e alla Lungodegenza, per non parlare delle apparecchiature di diagnostica digitale, della tac e del mammografo, fino agli ultimi interventi che potenziano Oculistica e Medicina con le più sofisticate strumentazioni oggi a disposizione. E dopo lo stanziamento per il Pronto Soccorso, che speriamo possa venire presto erogato, a ulteriore presidio della salute locale, la Fondazione ha costituito uno specifico gruppo di lavoro, formato dai consiglieri Tonino Zanoli, Gabriella Aggazzotti, Attilio Bedocchi, Eleno Dondi, Luigi Lamma, Ercole Losi, Lamberto Menozzi ed Elia Taraborrelli, che sta incontrando i primari del Ramazzini con lo scopo di recepire direttamente le esigenze dei vari reparti al fine di poter provvedere nel modo più adeguato”.