Quel che resta della Commissione

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A fatica si sono trovate donne disponibili a rimpiazzare i posti lasciati liberi da quelle che hanno rassegnato le dimissioni nel corso di questi tre anni. E’ il segnale che la Commissione Pari Opportunità di Carpi vive un momento di stanchezza per cause di natura endogena ed esogena.
Per anni la Commissione è stata centro di potere e oggetto di spartizioni, vi si sono consumati scontri e lotte intestine, ci sono state vicende che ancor oggi alimentano frizioni e attriti: la politica ci ha abituato a questa gestione non sempre attenta alle finalità di fondo che si debbono perseguire. Sono stati, però, anche gli anni della vitalità sul fronte della proposta ispirata all’effettiva attuazione dei principi di uguaglianza e di parità tra i cittadini: iniziative, progetti per le scuole, mostre fotografiche, indagini, convegni e pubblicazioni.
Il riconoscimento dell’opera di chi allora ha operato per promuovere e diffondere la cultura delle pari opportunità non ci esime dal rilevare che la longa manus di costoro ha condizionaro il lavoro e il clima della Commissione di questi anni. Giovani donne che pensavano di essere protagoniste di una fase importante per la città si sono ritrovate spiazzate dall’esperienza di lungo corso di chi, in Commissione, non sedeva più ma continuava a condizionarne il destino.
Le cause esogene sono da far risalire alla considerazione che l’Amministrazione Comunale, l’Unione Terre d’Argine e i partiti politici hanno della Commissione stessa: scarsissima.
A breve si procederà con il rinnovo della Commissione (resta in carica tre anni) e non mancano le novità: le politiche di pari opportunità sono state infatti trasferite in Unione Terre d’Argine e la Commissione non ha più un proprio bilancio. “Il budget c’è, nella misura di 10mila euro, ed è assegnato all’assessorato Pari Opportunità” sottolinea l’assessore competente Luisa Turci. Ma non è esattamente la stessa cosa.
La progressiva riduzione del ruolo della Commissione Pari Opportunità è sotto gli occhi di tutti e ben esemplificata dalla ‘contrazione’ del nuovo Regolamento.