Nervi scoperti

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Dai ritardi della piscina comunale alla controversa riqualificazione dello stadio, dall’osteggiata introduzione del senso unico di via Remesina al mancato arrivo del bowling a Carpi. Sono numerose le polemiche che imperversano in città e che coinvolgono l’assessore ai lavori pubblici Carmelo Alberto D’Addese. Lo abbiamo incontrato per cercare di fare chiarezza.

*b*Un tema caldo è quello della nuova piscina comunale. Inizialmente il termine per la presentazione delle offerte al bando di gara per la costruzione e gestione dell’impianto natatorio era stato fissato al 7 dicembre, poi al 27 gennaio, ora al 2 marzo (presentazione) e al 14 marzo (apertura plichi). Bando troppo complesso o deserto?+b+
“Abbiamo ritenuto opportuno dare ulteriori indicazioni tecniche e chiarimenti sul progetto per garantire la massima trasparenza. Alcuni soggetti che hanno manifestato il proprio interesse ci hanno chiesto delle specifiche e noi, per dare a tutti la possibilità di concorrere ad armi pari, abbiamo deciso di prorogare i termini del bando e pubblicare le risposte ai quesiti che ci sono stati posti. In questo modo tutti potranno fare le loro offerte migliorative in modo paritario e partecipare democraticamente al bando. Il 14 marzo contiamo di poter procedere all’apertura delle offerte pervenute”.

*b*Ad oggi quante imprese hanno manifestato interesse?+b+
“Più di un’azienda che opera in questo settore ha manifestato il proprio interesse chiedendo maggiori dettagli e venendo a ritirare il materiale informativo”.

*b*Lamberto Menozzi, presidente di Albatros, la cooperativa che attualmente gestisce l’impianto ha più volte affermato che l’Amministrazione fatica a trovare delle ditte interessate perché mancano all’appello 200mila euro circa all’anno di entrate. Sono stati infatti conteggiati circa 350mila euro di introiti dalla vasca esterna quando Albatros, se va bene, ne incassa 100mila. Come risponde?+b+
“L’impianto che verrà realizzato sarà completamente diverso dall’esistente. Questo sarà in grado di erogare servizi per la corsistica ma, soprattutto, garantirà il pieno svolgimento di tutte le attività sportive che si tengono in piscina. Il piano economico finanziario, realizzato da professionisti, tiene pienamente conto dell’andamento di mercato e grazie all’intervento dell’Amministrazione si raggiungerà il pieno equilibrio. A fronte di un progetto da 11 milioni infatti, l’Ente Pubblico ha stabilito nel bando una serie di vincoli affinché alle società sportive, alle scuole e agli enti, siano garantite un certo numero di ore di attività. Chi costruirà e gestirà potrà contare sulla compartecipazione forte dell’Amministrazione Comunale che compenserà i mancati introiti. Ricordiamo che il Comune di Carpi elargirà al soggetto vincitore 9 milioni di euro in 15 anni. Il nostro auspicio è che, a giochi fatti, ogni dubbio possa essere fugato”.

*b*Giunta dopo Giunta, per la progettazione del nuovo impianto natatorio cittadino sono già stati spesi 683mila euro. Conferma? +b+
“Sì, ma ci tengo a sottolineare che i progettisti non hanno chiesto compensi aggiuntivi per le ultime modifiche apportate”.

*b*Se l’apertura dei plichi avverrà il 14 marzo, i lavori quando potrebbero iniziare e qual è il termine entro il quale la ditta dovrà restituire il nuovo impianto alla città?+b+
“Tempi burocratici permettendo, contiamo di veder posata la prima pietra entro la fine dell’anno mentre il nuovo impianto dovrebbe essere restituito alla città in due anni”.

*b*In questo momento di vacche magre sono molti i carpigiani che pensano sia finito il tempo delle grandi opere (ndr piscina e stadio) e che debba esser data priorità a settori quali scuola e sociale. Cosa risponde loro?+b+
“Il vero ruolo delle società sportive che operano sul territorio è quello di formare i ragazzi, di educarli. Non sono certo io a scoprire le finalità sociali dello sport. Quando si investe sullo sport, si investe sul sociale: sui giovani! Il mondo sportivo carpigiano di base, scuole comprese, ha una gran fame di strutture, per questo motivo abbiamo investito – e continuiamo a farlo – in nuove palestre. Per quanto riguarda invece la piscina, sono il primo a riconoscere il forte ritardo con cui si interverrà su una struttura del tutto inadeguata alle esigenze della città e fatiscente. Avere un buon impianto natatorio sotto casa contribuisce al benessere della gente: è necessario. Qualcuno punta invece il dito sullo stadio Cabassi: a loro vorrei ricordare che per riqualificarlo non abbiamo toccato la spesa corrente ma abbiamo attinto dalle risorse destinate alla costruzione di un magazzino. Credo che salvaguardare il patrimonio comunale, quindi di tutti noi, sia un dovere primario. Rimandare i lavori allo stadio avrebbe comportato l’avere una spada di Damocle sulla testa: la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici avrebbe potuto chiederci un intervento in qualsiasi momento. Noi abbiamo deciso di agire subito per tutelare un bene pubblico”.

*b*Sono fioccate le interrogazioni comunali sulla procedura di aggiudicazione della gara d’appalto relativa ai lavori di ristrutturazione dello stadio Cabassi e sull’integrazione (del valore di circa 300mila euro) del progetto iniziale. Partiamo dal principio: innanzitutto perchè avete deciso di indire un bando di gara con procedura negoziata, quindi aperto soltanto ad aziende da voi selezionate?+b+
“E’ stato seguito quell’iter per assegnare con maggiore celerità i lavori. La procedura negoziata ci ha consentito di velocizzare le cose”.

*b*Alla gara d’appalto sono state invitate 10 aziende, 1 è stata scartata dalla commissione giudicante che ha poi assegnato i lavori a quella che ha presentato un ribasso dei costi del 33%. Un ribasso che, in un bando normale sarebbe stato segnalato come anomalo, ma il comune ha proceduto poiché tale anomalia può essere contestata solo nelle gare fra almeno 10 aziende. Un fatto che ha destato qualche dubbio sulla legittimità dell’aggiudicazione…+b+
“Tali dubbi sono puramente strumentali, atti solo a scatenare polemiche e vorrei subito sottolineare che sono state invitate 19 e non 10 aziende. Le insinuazioni che sono state lanciate celano la volontà di screditare il nostro operato e di mettere in secondo piano l’importanza dell’intervento che si sta compiendo su una struttura pubblica. Tutto ciò rappresenta una gravissima mancanza di rispetto nei confronti di chi lavora onestamente e quotidianamente. Chi ha vanzato accuse porti delle prove. Noi non abbiamo nulla da nascondere”.

*b*I lavori di ristrutturazione – affidati al Consorzio Stabile Modenese che, a sua volta, ha indicato le ditte effettivamente operanti in Costruzioni Generali Due SpA (Modena) e Lami costruzioni Srl (Palagano) – partono nonostante la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici non si dichiari soddisfatta del progetto e, la Commissione provinciale di Vigilanza dei Locali di Pubblico Spettacolo e il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco stoppano tutto, chiedendo un’integrazione dell’intervento per consolidamenti antisismici e accesso ai portatori di handicap, lavori che le aziende realizzatrici preventivano (il progetto integrativo, così come quello iniziale è a firma dell’ingegner Leonardo Gualandi dello Studio Unigruppo srl di Carpi) per un totale pari al 35% del capitolato del bando di gara, oltre 300mila euro, rimangiandosi di fatto il ribasso sull’opera complessiva. Questi adeguamenti non sono forse dovuti a carenze in sede progettuale? +b+
“La Commissione di vigilanza ha richiesto un’analisi strutturale che ha portato a ulteriori lavori su una parte dello stadio già dotata di tali certificazioni e non oggetto degli interventi. Tali lavori non rientravano nel primo progetto e, quindi, è stata necessaria un’integrazione. Il fatto che l’intervento per i consolidamenti antisismici e l’accesso per i portatori di handicap sia stimato per un totale pari al 35% del capitolato del bando di gara – cifra simile al ribasso del 33% – è solo una coincidenza”.

*b*I lavori oggi come procedono?+b+
“I lavori edili procedono a rilento causa le condizioni metereologiche avverse, mentre quelli relativi all’impiantistica procedono regolarmente. Siamo in ritardo ma tra l’inagibilità della struttura e il suo recupero, seppure in ritardo, propendo per la seconda ipotesi”.

*b*Un altro nervo scoperto è rappresentato dall’introduzione del senso unico in un tratto di via Remesina. Il sindaco ha affermato che se si troveranno i 50mila euro necessari a realizzare il passaggio sopra la ferrovia della pista ciclabile, allora potrebbe essere rispristinato il doppio senso di marcia. Come procede il reperimento di tali risorse?+b+
“Entro fine mese dovrebbe esser pronto il progetto preliminare relativo al completamento della pista ciclabile, dopodiché anche grazie all’aiuto di alcuni sponsor dovremmo procedere alla chiusura dell’ultimo tratto del percorso ciclopedonale”.

*b*I negozianti lamentano un forte calo degli introiti, i residenti sono infuriati perchè la Bretella allunga i tempi di percorrenza soprattutto verso il polo scolastico di via Magazzeno. Siete disposti a cambiare idea? +b+
“L’ordinanza definitiva che stilerà l’Amministrazione Comunale dopo aver concluso i lavori terrà sicuramente conto delle esigenze di commercianti e residenti ma, l’attenzione che verrà loro data, dovrà sposarsi con un elemento cardine: la messa in sicurezza della strada. La sfida sarà quella di trovare un equilibrio tra la sicurezza e le esigenze manifestate dai cittadini”.

*b*Non ci sono alternative praticabili per mettere l’asse in sicurezza senza ricorrere al senso unico? Penso ad esempio a un allargamento della strada, ipotesi avanzata da numerosi fossolesi…+b+
“Sì ci sono alternative praticabili, fermo restando che via Remesina è un’arteria secondaria e come tale va considerata. Un allargamento di quell’asse è perciò impensabile”.

*b*Cambiamo tema. E’ sfumata l’idea di portare il bowling a Carpi all’interno della Polisportiva Dorando Pietri. Un’occasione di rilancio perduta: come mai?+b+
“Questa idea al momento è solo accantonata poichè sono in corso anche altre ipotesi. Insieme alla polisportiva stiamo pensando a una riorganizzazione che passerà attraverso la rimodulazione delle attività sportive che ora operano in seno alla struttura affinché possano muoversi in autonomia. Al contempo, dopo aver valutato lo stato di salute della struttura, penseremo a come ottimizzarla”.

*b*La polisportiva potrebbe essere destinata a diventare un deposito comunale? +b+
“E’ una delle ipotesi al vaglio ma ci sono anche altre opzioni”.

*b*In via Peruzzi il Comune è in affitto? Perchè non portare alcuni uffici alla Polisportiva per tagliare qualche voce di spesa?+b+
“I locali al primo piano della struttura, prima occupati da Carpiformazione e quelli che si libereranno quando Radio Bruno si trasferirà nella nuova sede, potrebbero essere destinati ad accogliere alcuni uffici comunali. Ora stiamo rivedendo la pianta organizzativa per poter sfruttare al meglio gli spazi. Il nostro obiettivo è quello di salvaguardare la storia della polisportiva, sistemarne i locali, sanarne la situazione economico-finanziaria e riorganizzare tutto. La Polisportiva ci ha chiesto una mano, dopo averla rimodellata secondo le sue attuali esigenze sportive e non, ogni ipotesi sarà valutata con attenzione, tra cui l’arrivo di un bowling in città e lo spostamento di alcuni servizi comunali”.

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