Biblioteca: 17 lavoratori per la strada

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La Biblioteca Loria era nata nella prospettiva di essere il fiore all’occhiello della cultura carpigiana e non solo. Inaugurata nel novembre del 2007, ci costò circa 5 milioni di euro. Mica bruscolini. Ogni anno la sua gestione (tra spese fisse, personale e acquisti per ampliarne il patrimonio) comporta un esborso per le casse comunali di circa 1 milione di euro. Tra le voci di spesa vi è anche quella dell’appalto (“210mila euro”, dice l’assessore alle Politiche Culturali, Alessia Ferrari) alla Cooperativa Euro&Promos. Appalto che, si sa, è notoriamente nato sotto una cattiva stella. Già nel 2008 la Cgil denunciava i redditi esigui dei lavoratori (assunzioni part-time con contratti a tempo indeterminato, con monti ore diversi e retribuzioni che vanno da un minimo di 350 a un massimo di 700 euro) poi, nel 2010, per i 17 dipendenti della coop, che hanno dai 24 ai 45 anni, sono iniziati i guai veri. In cassa integrazione dal marzo 2010, nell’aprile 2011, hanno subito ulteriori tagli in termini di ore e di retribuzione. E ora la mazzata finale: a partire dal 1° aprile l’appalto non verrà rinnovato e quei 17 lavoratori si ritroveranno per la strada. Grazie e arrivederci. “Il servizio – spiega l’assessore Ferrari – verrà reinternalizzato e sarà gestito da dipendenti comunali provenienti da altri servizi (cultura e non) che verranno a loro volta ridotti”. Una “semplificazione” che non convince nemmeno molti dei 17 comunali in forze alla Biblioteca Loria che, al contrario, solidarizzano coi lavoratori di Euro&Promos. “Questa è una scelta politica non condivisibile, si poteva fare economia altrove, razionalizzando altre voci, a partire dai bonus per i dirigenti, ai soldi spesi per consulenze e incarichi… l’avanzo di gestione del Comune di Carpi relativo al Bilancio 2011 dovrebbe anche garantire la continuità lavorativa di chi, da anni, presta la propria opera in Biblioteca, offrendo un servizio altamente qualificato alla cittadinanza”. Ma a suscitare preoccupazione è anche la gestione della mole di lavoro dopo i licenziamenti: “ci hanno detto che qui verranno dipendenti in esubero da altri settori. Saranno volenterosi e desiderosi di riqualificarsi e imparare un nuovo mestiere di contatto col pubblico? Qui non si tagliano solo denari, bensì la qualità del servizio reso”. Tutti sono d’accordo nel dire che in tempi di vacche magre, scuola e sociale non possano – e non debbano – essere tagliati, ma una domanda sorge lecitamente: “non si potevano ritardare alcuni investimenti (ndr piscina e stadio) e salvaguardare il posto di lavoro di questi ragazzi, quasi tutti laureati e monoreddito?”. In biblioteca vige da tempo l’austerity: rispetto allo scorso anno, la spesa relativa all’acquisto di nuovi libri e cd è stata tagliata del 10%, dall’aprile 2011, ogni lunedì la Loria tiene chiusi i battenti e da aprile 2012, tra il malcontento generale, chiuderà anche la domenica. “Chi darà risposta alle mille presenze giornaliere?”, si chiedono i dipendenti comunali della Loria. “Questi 15 licenziamenti creano enormi disagi a chi se ne va, a chi resta e all’utenza. La coperta è corta: in qualsiasi modo la si giri, i piedi restan scoperti, ma siamo sicuri che è davvero la cifra dell’appalto a fare la differenza per il Comune? Questi ragazzi sono stati sfruttati: hanno contribuito a creare la bella immagine della Biblioteca e ora vengono gettati via. E’ vergognoso”. I protagonisti della vicenda lasciano la parola a Marcella Capitani, funzionaria di settore (Filcams Cgil) che segue il “contenzioso” tra i lavoratori di Euro&Promos e Amministrazione Comunale. Ed è a lei che chiediamo se vi siano ancora margini di negoziabilità o se i giochi siano ormai fatti. “Il 3 febbraio abbiamo avuto un incontro in comune per discutere della vicenda: sia il sindaco che l’assessore Ferrari hanno negato la propria presenza al tavolo. Siamo sconcertati dal fatto che la politica latiti quando la scelta di non rinnovare l’appalto è prettamente politica. Risparmiare 200mila euro di appalto non permetterà certo all’Amministrazione di sanare il Bilancio… siamo consci che questa non sarà l’unica scelta dolorosa che sarà attuata ma, ad oggi, quelli della Loria sono le uniche risoluzioni di contratto di cui si parla. Non esistendo infatti la possibilità per la cooperativa di ricollocare i 17 lavoratori sul territorio, il mancato rinnovo si tradurrà in licenziamenti certi. Quello dell’Amministrazione è un atto di irresponsabilità sociale in una fase fortemente critica. L’incontro non ha portato a nuove proposte o aperture ma la partita per noi non si chiude qui e valuteremo alcune iniziative di protesta insieme ai lavoratori”. Seduto al tavolo col sindacato, l’apparato tecnico dell’amministrazione cittadina, capitanata dal direttore generale Giordano Corradini che vanta un primato: il guadagno più alto tra i dirigenti, ben 136.886 euro l’anno…

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