Iran, Francia, Spagna. Ancora, naturalmente tutte le vette d’Italia e, in programma, una ‘tournée’ negli Stati Uniti. Sono soltanto alcune delle tappe dei viaggi di Marco Silvestre, trentatreenne carpigiano che è riuscito a elevare la sua passione per lo snowboard sino a farla diventare qualcosa di più, riuscendo comunque a non spegnere il divertimento e il piacere che prova nel compiere le sue incredibili acrobazie sulle nevi di mezzo mondo. Titolare di una ditta di assistenza tecnica e riparazione divani, assemblaggio e montaggio tende interno ed esterno, Marco ci racconta cosa significa organizzare la propria vita inseguendo il desiderio di ‘volare’ sempre più in altro.
*b*Quando è iniziata la tua passione per lo snowboard?+b+
“Successe circa 15 anni fa. Ero a Livigno con la mia famiglia, quando io e mio fratello Enrico – suo coetaneo – abbiamo visto in pista una persona che scendeva con la tavola. È stato un attimo, praticamente un colpo di fulmine: abbiamo immediatamente deciso di noleggiarne uno. Risultato: alla sera nessuno dei due era in grado di sedersi su nessun tipo di superficie a causa delle tante cadute, ma l’esperienza ci era piaciuta talmente tanto che il giorno dopo abbiamo deciso di acquistare due tavole”.
*b*Come è cresciuta negli anni questa passione, e dove ti ha condotto?+b+
“Una volta che inizi a usare la tavola, le piste ti stanno ‘strette’, e ti vien voglia di sperimentare qualcosa di diverso. Allora inizi a cimentarti coi primi salti, i primi rail, le prime competizioni tra amici… fino a quando ti accorgi che lo snowboard è diventato parte integrante e fondamentale della tua vita quotidiana. Allora frequenti persone che lo praticano, che fanno gare e, pian piano, inizi a conoscere ‘quelli bravi’. Con il tempo, la tenacia e la dedizione ho cominciato ad andare in giro per i vari resort e, gara dopo gara, è arrivata la visibilità, insieme con gli sponsor. Una volta che si è sull’onda, occorre imparare ad afferrare tutte le opportunità e cercare di far contenti gli sponsor, che nel mio caso mi hanno aiutato molto a progredire e a viaggiare per l’Europa e non solo. Grazie allo snowboard sono riuscito a vedere tanti paesi e montagne: dall’Austria alla Germania, dalla Francia alla Spagna e, addirittura, all’Iran, dove con degli amici siamo stati chiamati per uno show di freestyle”.
*b*Sin da ragazzino amavi lo skateboard, ti ha facilitato nell’uso dello snow?+b+
“Ho iniziato a usare lo skateboard a 14 anni e quando ho provato la tavola credevo vi fossero delle somiglianze. Mi sbagliavo! L’unico tratto in comune è che si procede in senso laterale e non frontale, ma i pesi da distribuire, e il fatto che i piedi sono legati è tutta un’altra cosa! Lo snowboard non rappresenta solo uno sport, bensì il mio stile di vita. Devi essere disposto a tanti sacrifici: svegliarsi prestissimo la mattina, fare sempre tante ore di macchina, tenere in allenamento il tuo fisico, essere abbastanza determinato e testardo per rialzarti dopo una caduta, capire dove hai sbagliato ma, soprattutto, trovare le persone giuste che vivono questo sport come un divertimento e non solo come una competizione”.
*b*Perché tavola e non sci? +b+
Perché la differenza che passa tra lo sci e lo snow è paragonabile a quella esistente tra il mondo della moto GP ed il Motocross. Strumenti simili ma emozioni molto differenti.
*b*Ti saranno capitati mille episodi curiosi sulla tavola, puoi raccontarcene uno?+b+
“In questi anni ci sono stati tantissimi episodi divertenti e non, ma sicuramente il viaggio che più è rimasto nel mio cuore l’ho fatto due anni fa quando, insieme ad alcuni amici, ho partecipato alla produzione di un video di snowboard – It’s all About snow. Partendo dall’Emilia-Romagna abbiamo percorso tutto l’Appennino – dalla Toscana all’Umbria, dal Lazio alla Calabria, fino alla Sicilia – filmando e fotografando luoghi e montagne che nessuno aveva mai visto. Obiettivo del viaggio era infatti quello di rivalutare il Centro Sud e sfatare l’idea diffusa che solo le Alpi siano il paradiso della neve. E poi, ammettiamolo, poter saltare sulla neve fresca di colline di lava con il mare come sfondo non ha prezzo, ed è esattamente ciò che io e il mio gruppo abbiamo potuto fare sull’Etna…un’emozione realmente indescrivibile!”.
*b*Progetti per il futuro?+b+
“Non certo il maestro di snowboard… questa per me è una passione e tale voglio che resti. Se dovesse diventare un lavoro, perderei il divertimento che mi dà questo sport. Ma chissà, in futuro tutto è possibile. Go big!”.