Il grande cuore di Carpi abita qui

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Aiutare che aiuta: questo slogan che meglio descrive la mission della Fondazione Casa del Volontariato, la struttura che a Carpi si è ormai configurata – a tre anni dalla sua nascita per volontà della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi – come uno dei principali poli del mondo del Terzo Settore cittadino e che ha stipulato una convenzione di collaborazione con il Centro Servizi del Volontariato.
“Non possiamo che dirci soddisfatti dell’attività che sino ad ora siamo riusciti a portare avanti – ha commentato il presidente Mauro Benincasa – centrando gli obiettivi di arrivare a un utilizzo pieno della struttura e di promuovere temi importanti come la partecipazione e la cittadinanza attiva. La Casa, con le sue 50 associazioni, cooperative sociali ed enti morali, è viva e abitata e ancora in ottimo stato nonostante l’alta affluenza di pubblico che ogni giorno si riversa per i suoi corridoi. Questo condominio, ormai punto di riferimento per tutto il mondo del volontariato cittadino e non solo, ha ancora grandi potenzialità da sfruttare e, quindi, oggi, ci diciamo pronti per affrontare nuove avventure e intraprendere nuove strade”.
Sono numerose le iniziative promosse dalla Fondazione nel corso del 2011. A partire da gennaio, tra i tanti interventi diretti si ricordano: il convegno Accogliere la disabilità, svoltosi in due giornate che hanno trattato, rispettivamente, i temi del Amministratore di Sostegno e il Fondo Regionale per la non autosufficienza; la manifestazione Primavera del Volontariato, che ha dato la possibilità a tante associazioni di uscire dai loro consueti spazi e incontrare la cittadinanza; l’accoglienza dei giovani provenienti da diversi paesi dell’Unione Europea nell’ambito del progetto – sviluppato insieme alla Fondazione ex-campo Fossoli – del campus di volontariato internazionale; la partecipazione alla Festa del Racconto con due incontri dedicati al sociale con Don Virginio Colmegna ed Elena Loewenthal; il convegno di due giornate sull’Impresa sociale come possibile strumento di rilancio socio-economico “soprattutto per quelle realtà – continua Benincasa – che rischiano di chiudere a causa del mancato ricambio generazionale tra le fila dei volontari”; la serie di giornate del Natale del Volontariato; la progettazione e realizzazione del nuovo sito internet della Casa, “per dare maggiore visibilità alle tante e variegate attività che trovano spazio in questo edificio”, ha sottolineato il presidente. Non ultimo, dal settembre 2010 la Fondazione gestisce la segreteria tecnica del progetto di microcredito Avere credito. Altro versante molto importante di intervento riguarda la promozione del dialogo tra i vari soggetti, nonché il supporto alle associazioni. E’ in quest’ottica che, nel 2011, sono stati sostenuti i progetti: Ero Straniero, per l’alfabetizzazione degli immigrati adulti; il convegno su canto e musicoterapia e le altre attività svolte in occasione del 25° anniversario della fondazione dell’associazione Unione Sportiva Portatori Handicap Carpim, “insieme alla quale – anticipa Benincasa – vorremmo organizzare un Festival dedicato alla Musicoterapia”. E, ancora, la Settimana della Salute Mentale promossa, tra gli altri, dall’associazione Al di là del muro. Furono in moti a storcere il naso davanti al progetto della Casa del volontariato, considerato troppo oneroso e dalle scarse ricadute per il territorio, in realtà, oggi, conclude un commosso Mauro Benincasa, “tra queste mura vi sono associazioni che hanno superato personalismi e campanilismi. Persone che dialogano, si confrontano e, stringendo relazioni significative, danno vita a progetti condivisi per il bene della collettività ottimizzando al contempo le risorse. Tra queste mura vi sono persone che hanno a cuore il benessere della collettività e che, malgrado la complessità di questi tempi, dedicano il proprio tempo agli altri”. Insomma, il grande cuore di Carpi pare proprio abitare lì, tra quelle mura, diventate oggi troppo strette. “La struttura è satura – sorride Benincasa – ci occorrerebbero nuovi spazi”. Invito che il presidente della Fondazione CRC, Gian Fedele Ferrari incassa con classe: “Chissà… quel che è certo – risponde – è che la Casa del Volontariato è divenuta una delle nostre bandiere, la prova tangibile dell’impegno profuso dalla Fondazione a favore del welfare carpigiano”. Un sostegno ampiamente riconosciuto anche dall’Amministrazione Comunale, come ha ribadito anche il sindaco Enrico Campedelli: “in questo luogo si costruiscono le premesse per il futuro della nostra città. Il volontariato è una risorsa fondamentale per fare comunità, accrescere la coesione sociale e far fronte alla crisi. Stringerci gli uni agli altri è l’unico modo per mantenere alta la qualità della vita del nostro territorio, duramente provato dalla crisi economica”. Un luogo questo, che, come ha ricordato il vescovo, monsignor Elio Tinti, è un “segno di grande umanità”.