Reggiolo: un uomo uccide la moglie a fucilate e si spara

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Due colpi di fucile da caccia calibro 12 contro la moglie, a distanza ravvicinata. Poi, il terzo sparo contro se stesso. Nel garage, un biglietto per chiedere scusa a tutti e la spiegazione: senza di lei non poteva vivere. L’ennesima tragedia familiare è avvenuta a Reggiolo, lunedì 5 settembre. A sparare, secondo le ricostruzioni dei Carabinieri (all’apparenza confermate dal biglietto trovato nella casa dell’uomo), un operaio di 47 anni, Ivano Ferrais, originario di Cerea (Verona), anche se da anni residente nel Reggiano. La moglie, di origine carpigiana, Beatrice Mantovani, aveva 35 anni. Erano genitori di una bimba di 5 anni, Lisa, che proprio quel giorno aveva ripreso la scuola materna, dove era stata accompagnata dalla mamma nella prima mattina. I due coniugi si erano separati in giugno, dicono i conoscenti. La decisione sarebbe stata della donna, anche se le amiche raccontano che non era stata una scelta facile. La tragedia si è consumata rapidamente. La donna ha
accompagnato la figlia all’asilo e poi si è diretta alla guida di un furgone Fiat Scudo a Reggiolo, nella villetta di via Ligabue 6 che aveva condiviso con il marito e dove ora viveva solo Ferrais. I carabinieri dovranno ora appurare le motivazioni che hanno spinto la donna a recarsi nella casa del marito (dopo la separazione era infatti tornata a vivere dai genitori). La donna è arrivata di fronte alla villetta e si è fermata.
L’uomo – sempre secondo le ricostruzioni – l’ha raggiunta in strada con il fucile e le ha sparato due colpi dal finestrino sul lato del passeggero. Probabilmente la moglie, che stava scendendo dal furgone, non lo ha notato con l’arma. Dopo aver colpito la donna, Ferrais si è spostato nel cortile dell’abitazione e ha esploso un altro colpo di fucile, con cui si è tolto la vita. I primi ad accorrere dopo aver sentito gli spari sono stati i vicini di casa. In terra, chiazze di sangue e il corpo esanime di Ferrais con il fucile accanto: l’arma, si saprà poi, era stata ereditata. La donna è stata trasportata in gravissime condizioni all’ospedale di Parma, dove è morta dopo qualche ora.

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