Il Bar Milano chiude per sempre?

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Ci sono luoghi che fanno parte della storia di ciascuno di noi. Luoghi che da sempre ci accompagnano nei gesti più semplici, come quello di un caffè. Il Bar Milano, nella sua storica sede, sotto al Portico Lungo, è uno di questi. La sua serranda improvvisamente abbassata nel 2009, aveva amareggiato tutti. Qualcuno però aveva deciso che non si potevano cancellare cento anni di costume cittadino in un sol colpo: i due fratelli Giuseppe e Davide Graziano che, il 14 febbraio 2010, riaprirono i battenti del locale. Ora però sul Bar Milano aleggia nuovamente lo spettro della chiusura. Definitiva. Il proprietario dell’immobile infatti pare non avere alcuna intenzione di rinnovare il contratto ai due fratelli. “Il 30 giugno il nostro contratto scade – ci spiega Giuseppe – mai avremmo pensato che il proprietario non volesse procedere con il rinnovo. Questo locale è storico ed è amatissimo dai carpigiani. Tra queste mura si conservano tanti ricordi, chiuderlo significa distruggere in un sol colpo cento anni di storia cittadina. Il proprietario ha il diritto di non rinnovarci il contratto ma, oltre a far perdere il lavoro a me, mio fratello e ai tre ragazzi che lavorano con noi, ovvero Giulia, Daniela e Simona, cambiare la destinazione d’uso di questo immobile è davvero un peccato”. E che i carpigiani siano profondamente legati a questo luogo è dimostrato dalla raccolta firme che hanno proposto per salvarne le sorti. “In soli tre giorni – continua Giuseppe Graziano – i ragazzi che frequentano il nostro bar hanno raccolto ben 700 firme; un gesto che apprezziamo davvero moltissimo”. Anche la proposta di slittare la chiusura alla fine dell’estate è caduta nel vuoto. Ma il gestore del Milano, Caffè Cagliari, come valuta la decisione della proprietà? Vi è ancora margine di trattative? “Dopo varie trattative – dice il signor Cagliari – la volontà da parte del proprietario dell’immobile dove è situato il Bar Milano resta quella della chiusura e il conseguente sgombero dei locali il giorno 30 giugno 2011”. Anche l’Amministrazione Comunale si è interessata alla vicenda per cercare di capire se vi fosse uno spazio di mediazione tra le parti ma, al momento, pare non esserci trippa per gatti. Il destino di questo pezzo di patrimonio cittadino sembra quindi essere stato già decretato. Se così fosse, Piazza Martiri perderebbe un bar strategico, nonché punto di aggregazione e attrazione importante anche d’inverno, quando la piazza è deserta. Proprio quel che mancava…