Santa Croce avrà il suo doposcuola

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“Le istituzioni non ci sono state vicine ma noi non ci siamo arresi e, alla fine, ce l’abbiamo fatta”. A parlare è Elena, mamma del piccolo Riccardo, che insieme a un altro pugno di genitori, si è mobilitata dopo l’improvvisa sospensione del prezioso servizio di doposcuola istituito presso la Chiesa di Santa Croce. Molte famiglie, sostenitrici del Metodo Montessori, avevano scelto di far frequentare ai loro bambini la Scuola primaria statale Colonnello G. Lugli, nonostante non fosse a tempo pieno, proprio per la presenza del doposcuola parrocchiale, dove, spiega Elena, i “bimbi mangiavano, facevano i compiti e si svagavano insieme”. Il taglio, su due piedi, del servizio, aveva rappresentato una doccia gelata, tanto che alcuni genitori stavano persino valutando il trasferimento dei propri figli in altre strutture scolastiche: “sarebbe stata una sconfitta per tutti noi, ecco perché – prosegue Elena – abbiamo mosso mari e monti affinché il servizio venisse ripristinato”. Di fronte al secco rifiuto di Don Adam Nika, i genitori hanno deciso di rivolgersi al Circolo Arci Arcobaleno di Santa Croce per sondare il terreno e cercare di trovare un accordo: “grazie alla disponibilità e all’intermediazione del Circolo, abbiamo incontrato il vice presidente di Arci ScuolaModena, il quale si è dimostrato entusiasta e ci ha immediatamente sostenuti”. Non solo i bambini al ritorno sui banchi, il prossimo 16 settembre, potranno continuare a frequentare il doposcuola nelle belle sale del Circolo Arcobaleno ma, a prendersi cura di loro, ci saranno gli stessi educatori dello scorso anno.

“Una doppia vittoria che ci riempie il cuore di gioia. Continuità e vicinanza al metodo montessoriano saranno così assicurati. Non potevamo davvero chiedere di meglio”, sorride Elena.

I bimbi, al suono della campanella, troveranno gli educatori ad aspettarli all’uscita di scuola e, insieme, percorreranno in piena sicurezza i trecento metri che li separano dal circolo: “considerata la vicinanza delle due strutture abbiamo pensato che attivare un Pedibus fosse la scelta migliore. Ecologica da un lato e capace di migliorare l’autonomia dei nostri bimbi dall’altro”. Al doposcuola, attivo tutti i pomeriggi fino alle 18,30, gli alunni potranno anche mangiare i pasti cucinati ogni giorno dal cuoco di altre due scuole. Le famiglie hanno tirato un sospiro di sollievo e i bimbi iscritti hanno già superato la ventina: “quando le cose non vanno per il verso giusto – conclude Elena – è inutile lamentarsi. Darsi da fare porta dei risultati, quindi: mai arrendersi”.

Jessica Bianchi

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