L’Eroica è certamente la regina incontrastata ma grazie alla passione e all’entusiasmo di cinque amici, i novesi Raffaele Bertolucci, Antonio Di Stasi, Giuseppe Magnisi, Mario Alberto Francescon e il carpigiano William Salvioli, anche il nostro territorio può vantare una ciclostorica di tutto rispetto. Di cosa stiamo parlando? Della Lambrustorica, la pedalata su due ruote rigorosamente vintage giunta quest’anno alla sua sesta edizione e con alcune importanti novità. L’evento – che si terrà domenica 26 marzo e rientrante nel circuito Giro d’Italia d’epoca – lascia Carpi per spostarsi nella vicina Novi di Modena mentre il testimone dell’organizzazione passa dal Motoclub Carpi alla nuova associazione sportiva Pedale Selvaggio, affiliata alla Uisp.
“Il Comune di Novi non ci ha solo concesso con piacere il patrocinio ma ci ha consigliato di associarci alla ProLoco: in questo modo – spiega il presiedente di Pedale selvaggio, Raffaele Bertolucci – non sarà la nostra asd a doversi far carico di alcune spese. Insomma ci siamo sentiti accolti, supportati, cosa che a Carpi non accadeva. Inoltre Novi ha attraversato un momento molto complesso dopo il terremoto del 2012 e merita dunque di essere valorizzata: vogliamo dar vita a una sorta di piccola Fera d’Utober per coinvolgere non solo ciclisti appassionati ma l’intera cittadinanza, attraverso l’allestimento di un mercatino ovviamente retrò e vari stand commerciali già a partire da sabato 25 marzo”.
L’obiettivo della Lambrustorica è chiaro: pedalare in compagnia sulle bici d’un tempo,
Raffaele Bertolucci, grande collezionista di bici d’epoca, pedalerà su una Auto motò del 1925, con mozzo giroruota, simile a quella utilizzata dal ciclista Ottavio Bottecchia. Insomma, dimenticate le immagini di corridori avvolti da lycra e materiali ultra tecnici, la Lambrustorica ci riporterà a spasso per il passato tra maglie di lana, guanti con tessuto a rete e scarpini in pelle.
La ciclostorica sarà anticipata sabato 25 marzo dalla cena, preparata dai Boun da frizer presso la Sala Polivalente Emmaus della Parrocchia di Novi, con l’accompagnamento del Coro delle Mondine e la lettura di alcuni componimenti del poeta novese Andrea Loi. Perchè la kermesse fa rima non solo con vestiti in lana cotta e caschetti di cuoio, bensì con la bellezza del territorio, la goliardia e il buon cibo.
La Lambrustorica però sarà solo la prima di una serie di eventi che l’associazione Pedale Selvaggio è intenzionata a organizzare: “vorremmo riportare in auge la competizione agonistica Novi – Verona – Novi, gara ciclistica che si svolgeva negli Anni Venti e Trenta e, ancora, tracciare percorsi Gravel, oggi di gran moda, e Randonnée, ovvero pedalate di intensità media ma con distanze ragguardevoli, dai 200 ai 600 chilometri, per poi partecipare a quelle estere a partire dalla leggendaria Parigi-Brest-Parigi”. Una cosa è certa, tra i fondatori di Pedale Selvaggio non vale certo il detto Chi non ha testa abbia gambe! E allora buone pedalate a tutti.
Per maggiori informazioni: www.lambrustorica.it
Contatti: info@lambrustorica.it – Pippo 346 8482725 – Raffaele 339 5405795
Facebook “La Lambrustorica pedalata d’Epoca”.
Jessica Bianchi