Home Arte, Storia, Cultura, spettacolo e musica Quando l’arte contemporanea aiuta a leggere la realtà

Quando l’arte contemporanea aiuta a leggere la realtà

Il Palazzo della delegazione di Rovereto sulla Secchia sarà anche quest’anno la suggestiva cornice della terza edizione di Doble, la mostra di arte contemporanea nata dall’intuizione dei due artisti Andrea Saltini e Daniel Bund. A partire dal 27 settembre - e fino al 2 novembre - ad animare gli spazi del palazzo di via IV Novembre, 38 sarà l’arte di Jaz, Giulio Zanet e Cristina Faedi.

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Da sinistra Saltini, Navi, Diacci, Paltrinieri e Bund

Il Palazzo della delegazione di Rovereto sulla Secchia sarà anche quest’anno la suggestiva cornice della terza edizione di Doble, la mostra di arte contemporanea nata dall’intuizione dei due artisti Andrea Saltini e Daniel Bund. A partire dal 27 settembre – e fino al 2 novembre – ad animare gli spazi di via IV Novembre, 38 sarà l’arte di Jaz, Giulio Zanet e Cristina Faedi. “In questi tre anni – spiega Bund – Doble è cresciuta e si è arricchita anche di una rassegna alla quale hanno partecipato grandi nomi del panorama italiano e di cui siamo particolarmente orgogliosi. L’edizione 2025 offrirà tre appuntamenti: una collettiva di giovani talenti del nostro territorio, una mostra di Andrea Saltini e, infine, l’allestimento dell’attivista Iacopo Melio”.

Jaz, Cristina Faedi e Giulio Zanet

Tutto, prosegue il sindaco di Novi di Modena, Enrico Diacci, “è partito in punta di piedi, come una scommessa. E questa proposta, decisamente sperimentale per una frazione come quella di Rovereto, rappresenta ora un momento atteso ed estremamente apprezzato”.

Doble, aggiunge l’assessore alla Cultura, Annalisa Paltrinieri, “è un percorso nato come una piccola, grande sfida e che oggi ospita artisti di un certo calibro. Un risultato importante a cui si aggiunge la bellissima collaborazione nata tra gli organizzatori e il mondo della scuola, dall’infanzia alle superiori. Qui a Palazzo infatti, bambini e ragazzi dopo la visita alla mostra, partecipano a workshop con gli artisti, un modo per imparare ad apprezzare l’arte sin da giovanissimi e a vivere il mondo della cultura, spesso appannaggio di persone con troppi capelli bianchi in testa”.

L’arte contemporanea, ha spiegato poi il curatore Saltini, “offre vari livelli di lettura della realtà. Gli artisti fanno il lavoro sporco, per così dire, consegnando a chi osserva le chiavi interpretative necessarie. Ogni artista ci invita a entrare in una sorta di micro mondo, ci fa immergere in un mood specifico. Una pluralità straordinaria”.

L’allestimento, all’interno delle sale del Palazzo della delegazione, è “teatrale, la mia cifra stilistica. L’obiettivo infatti – conclude Saltini – è quello di offuscare il luogo per far emergere con potenza le opere”.

Dalle Infinite possibilità di Cristina Faedi, maestra del collage analogico a Jaz che ha fatto della sottrazione del colore la sua firma, all’arte come gioco di Giulio Zanet, le opere in mostra prendono vita, invitando il visitatore a soffermarsi sulle storie che raccontano.

Doble, promossa dal Comune di Novi è resa possibile grazie al contributo della Fondazione Cr Carpi: “l’audacia di questo progetto – ha sottolineato la consigliera dell’ente, Anna Navi – è stata premiata con una crescita palpabile e significativa. Le risorse erogate per sostenerla sono state ben spese”.

Il vernissage si terrà sabato 27 settembre, a partire dalle 18: in programma vi è un aperitivo curato da Simona Diazzi de LeAgavi e il concerto di Giulia Tosoni accompagnata da chitarra e percussioni.

Jessica Bianchi