Home Salute, Sanità, Sociale Al via anche in Emilia Romagna le somministrazioni della pillola anticovid Paxlovid

Al via anche in Emilia Romagna le somministrazioni della pillola anticovid Paxlovid

Il farmaco si aggiunge ad altre terapie già in uso nelle strutture sanitarie, per quasi 11.000 trattamenti a inizio febbraio: gli antivirali Remdesivir e Molnupiravir, l’anticorpo monoclonale Sotrovimab e due farmaci, Bamlanivimab e Casirivimab non più utilizzabili nei casi di variante Omicron.

0
818

Parte da oggi anche in Emilia-Romagna la distribuzione del Paxlovid, la pillola anticovid di Pfizer autorizzata nelle scorse settimane da Aifa. Nella nostra regione, dunque, e nello specifico a Ferrara (base di riferimento per la consegna) la Struttura Commissariale ha consegnato 1.225 confezioni – corrispondenti ad altrettanti trattamenti. ll 60% della fornitura, quindi 735 trattamenti, sono già stati distribuiti alle singole Aziende sanitarie, e a breve è attesa un’ulteriore consegna. Questa la ripartizione tra le Aziende sanitarie del territorio, considerato come criterio di distribuzione il numero di positivi nella settimana dal 31 gennaio al 6 febbraio 2022: 31 a Piacenza, 66 a Parma, 81 a Reggio Emilia, 102 a Modena, 144 a Bologna, 23 a Imola, 84 a Ferrara e 204 in Romagna.

Paxlovid

L’antivirale Paxlovid, come spiega l’Agenzia italiana del farmaco, è indicato per il trattamento (per la durata di 5 giorni) di pazienti adulti con infezione recente da Sars-CoV-2 con malattia lieve-moderata che non hanno bisogno di ossigenoterapia e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid-19 severo.

Gli altri farmaci

Il Paxlovid si aggiunge ad altre terapie utilizzate in Emilia-Romagna. Nei mesi scorsi, infatti, è iniziata la somministrazione di anticorpi monoclonali su persone affette dalla malattia: sono utilizzati un anticorpo monoclonale, il Sotrovimab in uso dal 25 novembre 2021, e due antivirali, a cui da oggi si aggiunge il Paxlovid, ovvero il Remdesivir, usato dal 10 ottobre 2020 per i pazienti ospedalizzati e dal 30 dicembre 2021 per i pazienti non ricoverati, e il Molnupiravir, anche questo in uso dal 30 dicembre 2021.