Sappiamo poco o niente di come sarà la moda post pandemia, ma su un accessorio sono tutti pronti a mettere la mano sul fuoco: la mascherina ha già generato tra i marchi di moda una sfida a colpi di creatività, design e tessuti tecnici. Tra le aziende che hanno deciso di puntare sul concetto di mascherina come accessorio moda vi è anche la casa di moda fondata a Correggio dallo stilista Angelo Marani, e ora guidata dalle figlie Giulia e Martina e dalla loro mamma Anita. Dopo aver collaborato con la ditta Nuova Sapi (specializzata in prodotti per il medicale e la pulizia industriale) nella produzione di
Che caratteristiche hanno le vostre mascherine?
“Hanno un doppio strato. Quello più esterno è idrorepellente e antibatterico mentre quello interno è in cotone traspirante e anallergico. Hanno una cucitura centrale che le rende particolarmente ergonomiche e l’allacciatura modulabile. Sono lavabili e riutilizzabili e questo, a lungo andare, costituisce un risparmio in termini economici ma anche di tutela dell’ambiente. Infatti, non bisogna trascurare il devastante effetto sull’ambiente che già stanno avendo le mascherine usa e getta”.
Per quanto riguarda le fantasie su cosa avete puntato?
“Ce n’è un po’ per tutti i gusti e di tutti i prezzi. Abbiamo un’ampia gamma di mascherine a tinta unita con applicazioni di strass e ricami che sono ovviamente le più raffinate. Oppure ci sono quelle colorate con stampa floreale o fantasie animalier. Le stampe sono quelle iconiche del nostro brand. Per i bambini abbiamo pensato a ulteriori fantasie come la stampa tropical o in colori fluo, particolarmente allegre e adatte all’estate. Lo scopo fondamentale resta quello di proteggersi, ma con il valore aggiunto di sentirsi comunque belli”.
Chiara Sorrentino