Indagato anche l’ex direttore generale del policlinico di Modena Stefano Cencetti nell’inchiesta della Procura di Modena sui camici sporchi di cardiologia. Lo fa sapere lui stesso alla Dire, precisando che a suo carico viene ipotizzata l’omissione di atti di ufficio “relativamente a un unico studio (giudicato clandestino dalla Magistratura) sul quale non avrei compiuto tutti gli atti necessari in qualità di direttore generale”. Cencetti precisa anche che dal 1 gennaio 2013 sarà in pensione “avendo rinunciato al mio attuale incarico in Regione in data 31 ottobre, precedentemente ai provvedimenti della magistratura». Sull’incarico a piacenza, assunto da Cencetti dopo l’avvicendamento a Modena con Licia Petropulacos, aveva puntato il dito il gruppo M5s in Regione, parlando di una retribuzione annua lorda di “546.480 euro” la rinuncia a proseguire nell’incarico, spiega sempre Cencetti alla Dire, “è motivata da questioni strettamente personali legate anche al terremoto, visto che dal 20 maggio sono fuori casa e che devo quindi impegnarmi a ricostruire in parte la mia esistenza”. Una circostanza “che richiede tempo e impegno, che solo pensionandomi posso trovare ed indirizzare alla ricostruzione”.
Anche Cencetti è indagato
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