Lara Pozzetti, maestra d’Arte e docente dell’indirizzo Moda-Made in Italy presso l’istituto professionale Vallauri di Carpi, ci porta nel suo mondo di piccole creazioni tessili chiamato Little Piece Creations, un progetto nato da poco per dare sfogo alla sua creatività.
Lara, quando e come è nata la sua passione per il cucito?
“È un filo che attraversa la mia vita da sempre. Cucio e dipingo sin da quando ero bambina: un modo sincero e istintivo di dare forma alla mia creatività. La scintilla, quella vera, me l’hanno accesa delle persone speciali: mio nonno paterno, pittore e poeta, con cui ho condiviso lunghi anni a Cavezzo, e i miei genitori che non hanno mai smesso di spronarmi a creare. È così che il cucito è diventato molto più di una semplice passione: è il modo in cui racconto chi sono”.
Quando e perché ha deciso di creare il progetto Little Piece Creations? Da dove derivano la scelta del nome e del logo?
“Dopo lo stop creativo imposto dalle gravidanze, dentro di me ribolliva un mondo di idee. Ho iniziato a immaginare piccoli accessori tessili di uso quotidiano, oggetti semplici ma capaci di portare bellezza nella vita di tutti i giorni. Lo spazio a disposizione era ridotto, e forse proprio questo mi ha guidata verso ciò che è piccolo ma prezioso, perché fatto con cura. Il logo è stato uno dei primi passi, quasi un bisogno urgente di dare un volto alla mia rinascita creativa, rappresentata da un rocchetto di filo su cui si posa un uccellino. Ho scelto di partire dalle mie iniziali, LP, intrecciandole al concetto di oggetti minuti, artigianali, e così è nato Little Piece Creations”.
Cosa preferisce realizzare e come si procura i tessuti?
“Solitamente creo oggetti pensati per accompagnare nella quotidianità ciò che ci è caro: portatutto, portapane, portatorte, portabottiglie… Sono piccoli contenitori di stoffa, ma per me racchiudono molto di più: sono compagni silenziosi delle nostre giornate, nati per rendere più semplice e più bella ogni piccola azione. I miei tessuti arrivano da strade diverse: a volte li scelgo con attenzione dai fornitori, altre volte li recupero da cartelle colori ormai dismesse. Tutto prende forma nel mio sottotetto. È lì che nasce ogni pezzo: parto da un’idea, la traduco in uno schizzo per comprenderne bene le proporzioni e la personalità, poi passo alla realizzazione del cartamodello. Scelgo il tessuto con cura, posiziono il modello, taglio, preparo e, infine, cucio con la mia macchina da cucire che ormai è un’estensione delle mie mani”.
Come definirebbe il suo stile?
“È un equilibrio vivace tra chic e divertente, concreto e cozy. È pensato per chi ama circondarsi di bellezza senza rinunciare al comfort, per chi desidera oggetti che accompagnino la quotidianità con un tocco di calore e personalità. È uno stile per tutti coloro che provano piacere nell’usare prodotti fatti a mano, realizzati con tessuti unici”.
Progetti per il futuro?
“Vorrei vedere questo piccolo progetto crescere, arricchendolo con un pizzico d’impegno in più, come se ogni sforzo fosse un seme che, con cura, fiorirà in qualcosa di unico e straordinario. Voglio nutrire questo sogno con entusiasmo, trasformando ogni idea in azione e ogni difficoltà in occasione di crescita”.
Chiara Sorrentino