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“Ho fatto tutto il possibile per salvarlo ma non c’è stato nulla da fare”

La morte improvvisa del carpigiano Beniamino Malavasi mentre portava il figlio a scuola in auto lunedì 3 novembre ha scosso tutti. A prestargli i primi soccorsi è stato Ahtesham Bashir Tarar, residente in via Atene, teatro della tragedia.

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Beniamino Malavasi

La morte improvvisa del carpigiano Beniamino Malavasi mentre portava il figlio a scuola in auto lunedì 3 novembre ha scosso tutti. A prestargli i primi soccorsi è stato Ahtesham Bashir Tarar, residente in via Atene, teatro della tragedia. “Ho visto tutto con i miei occhi – spiega – Sono stato io a chiamare il 118 insieme a un amico. Vivo proprio di fronte alla scuola primaria e stavo uscendo per andare al lavoro quando ho notato la macchina ferma di traverso. Ci siamo avvicinati per capire cosa stesse succedendo e abbiamo visto il signore con la testa abbassata. Ho subito aperto la portiera e provato a parlargli ma purtroppo non rispondeva. Dietro c’era il suo bambino che ha iniziato a piangere appena mi ha visto.

Ho spiegato tutto al 118 abbiamo provato a tirarlo fuori e a seguire le istruzioni che ci davano ma purtroppo non respirava più. L’ambulanza è arrivata molto velocemente, in pochi minuti, ma non c’è stato nulla da fare. Mi dispiace tantissimo per il signore e soprattutto per il bambino che ha vissuto una scena terribile e avrà un trauma a vita.

La cosa che mi ha colpito e rattristato è che c’era tanta gente lì ma nessuno aveva ancora chiamato i soccorsi. Forse era già lì da tempo non lo sapremo mai. Voglio solo dire che in certi momenti è importante fermarsi e intervenire anche solo per chiamare aiuto” aggiunge Ahtesham Bashir Tarar.

“Io ho solo fatto ciò che mi sembrava giusto in quel momento mi dispiace molto per quel che è successo e spero che il bambino e la famiglia trovino tanta forza per superare questo dolore. Condoglianze sincere”.

Beniamino Malavasi lavorava nel settore Ambiente del Comune di Carpi. Lascia la moglie Sana e tre figli. La sua salma si trova ora all’Istituto di medicina legale del Policlinico di Modena affinché vengano accertate le cause della morte.