A Gaza, e anche in Cisgiordania, si continua a morire a causa degli attacchi dell’esercito israeliano. Dall’inizio della “tregua” sono morti quasi 90 palestinesi di cui molti bambini e bambine. E si continua a morire di fame e di malattie che sarebbero curabili se a Gaza Israele non avesse distrutto tutti gli ospedali e non rendesse difficilissimo, ancora, l’ingresso degli aiuti umanitari. Il piano di Trump è un progetto coloniale con cui trasformare Gaza in “una miniera d’oro immobiliare” (cit min. Smotrich), in cui il popolo palestinese non ha voce in capitolo. Perché purtroppo esiste un’economia del genocidio che per alcuni è prima di tutto un grande affare.
Di questo e di molto altro si parlerà nel corso dell’iniziativa Gaza, la Palestina e l’economia del Genocidio che si terrà stasera, 29 ottobre, a Novi di Modena, dalle ore 20.45, presso la sala civica E. Ferraresi in Piazza Primo Maggio. Ospiti della serata Linda Maggiori, giornalista de Il Manifesto che ha svolto varie inchieste sui rapporti tra aziende italiane e il genocidio a Gaza (in collegamento a distanza); Manuela Ciambellini e Giovanni Iozzoli, attivisti di Modena per la Palestina organizzazione che da due anni promuove azioni contro il genocidio e la violazione del diritto internazionale da parte di Israele; Fausto Gianelli, coordinatore provinciale dei Giuristi democratici di Modena, ha fatto parte del team legale che ha assistito gli attivisti e le attiviste della Global Sumud Flotilla e del gruppo di avvocate e avvocati, Giuristi e Avvocati per la Palestina, che ha predisposto la denuncia alla Corte Penale Internazionale per complicità in genocidio della Presidente Giorgia Meloni, dei Ministri Tajani e Crosetto e dell’AD di Leonardo SpA Cingolani.
L’evento è organizzato dalle sezione ANPI di Novi di Modena e di Rovereto sulla Secchia con il patrocinio e contributo del Comune di Novi di Modena.