Home Carpi L’Ausl chiede alla Croce Rossa di assumere dipendenti, ma la Cri dice...

L’Ausl chiede alla Croce Rossa di assumere dipendenti, ma la Cri dice no

Per fronte alla mancanza di infermieri di Emergenza - Urgenza, l’Azienda sanitaria di Modena sta vagliando l’ipotesi di eliminare l’ambulanza a leadership infermieristica di stanza a Fossoli per poter così lasciare i professionisti all’interno del Pronto Soccorso. A prendere il loro posto, stando ai piani dell’Ausl, dovrebbero essere i volontari dal momento che, assicurano dall’azienda, la maggior parte degli interventi fatti sono codici bianchi e verdi. L’invito che la direzione generale ha rivolto alle associazioni convenzionate che già si occupano di soccorso è quella di assumere dei dipendenti affinché possano coprire il “buco” lasciato dai professionisti.

0
2177

il presidente della Cri di Carpi Fabrizio Fantini

Per fronte alla mancanza di infermieri di Emergenza – Urgenza, l’Azienda sanitaria di Modena sta vagliando l’ipotesi di eliminare l’ambulanza a leadership infermieristica di stanza a Fossoli per poter così lasciare i professionisti all’interno del Pronto Soccorso. A prendere il loro posto, stando ai piani dell’Ausl, dovrebbero essere i volontari dal momento che, assicurano dall’azienda, la maggior parte degli interventi fatti sono codici bianchi e verdi. L’invito che la direzione generale ha rivolto alle associazioni convenzionate che già si occupano di soccorso è quella di assumere dei dipendenti affinché possano coprire il “buco” lasciato dai professionisti.

Il 22 ottobre il Comitato di Croce Rossa di Carpi si è riunito in assemblea per valutare tale opzione e decidere quale strada intraprendere. Una larga maggioranza ha espresso il proprio diniego: la Cri di Carpi, la cui vocazione è – e resterà – il volontariato, non ha intenzione di accettare la proposta paventata dall’azienda.

“Non siamo pronti”, spiega il presidente Fabrizio Fantini. “Qualora infatti il dipendente si ammalasse o volesse andare in ferie noi non avremmo la forza di rimpiazzarlo con un volontario. E a quel punto come dovremmo fare? Assumere qualcun altro? Sarebbe un cane che si morde la coda dal momento che nella fascia che ci è stata richiesta, ovvero quella diurna, dalle 7 del mattino alle 18, non abbiamo un numero sufficiente di volontari”.

La Cri di Carpi – che, con la convezione attuale, garantisce già la propria presenza  dalle 18 alle 7 del mattino nei giorni feriali e dalle 18 del venerdì sera alle 7 del lunedì – come tutte le altre associazioni deve fare i conti col progressivo calo dei volontari, una diminuzione che rende già difficoltosa la copertura di tutti i turni. “Ora la palla torna all’Ausl – conclude Fantini – noi siamo comunque aperti alla possibilità di sederci a un tavolo per ragionare e capire insieme quali altre strade possano essere intraprese”.

Una cosa è certa, senza la Cri, l’Ausl si trova con una bella gatta da pelare tra le mani. Accade quando si fanno i conti senza l’oste.

Jessica Bianchi