Per fronte alla mancanza di infermieri di Emergenza – Urgenza, l’Azienda sanitaria di Modena sta vagliando l’ipotesi di eliminare l’ambulanza a leadership infermieristica di stanza a Fossoli per poter così lasciare i professionisti all’interno del Pronto Soccorso. A prendere il loro posto, stando ai piani dell’Ausl, dovrebbero essere i volontari dal momento che, assicurano dall’azienda, la maggior parte degli interventi fatti sono codici bianchi e verdi. L’invito che la direzione generale ha rivolto alle associazioni convenzionate che già si occupano di soccorso è quella di assumere dei dipendenti affinché possano coprire il “buco” lasciato dai professionisti.
Il 22 ottobre il Comitato di Croce Rossa di Carpi si è riunito in assemblea per valutare tale opzione e decidere quale strada intraprendere. Una larga maggioranza ha espresso il proprio diniego: la Cri di Carpi, la cui vocazione è – e resterà – il volontariato, non ha intenzione di accettare la proposta paventata dall’azienda.
“Non siamo pronti”, spiega il presidente Fabrizio Fantini. “Qualora infatti il dipendente si ammalasse o volesse andare in ferie noi non avremmo la forza di rimpiazzarlo con un volontario. E a quel punto come dovremmo fare? Assumere qualcun altro? Sarebbe un cane che si morde la coda dal momento che nella fascia che ci è stata richiesta, ovvero quella diurna, dalle 7 del mattino alle 18, non abbiamo un numero sufficiente di volontari”.
La Cri di Carpi – che, con la convezione attuale, garantisce già la propria presenza dalle 18 alle 7 del mattino nei giorni feriali e dalle 18 del venerdì sera alle 7 del lunedì – come tutte le altre associazioni deve fare i conti col progressivo calo dei volontari, una diminuzione che rende già difficoltosa la copertura di tutti i turni. “Ora la palla torna all’Ausl – conclude Fantini – noi siamo comunque aperti alla possibilità di sederci a un tavolo per ragionare e capire insieme quali altre strade possano essere intraprese”.
Una cosa è certa, senza la Cri, l’Ausl si trova con una bella gatta da pelare tra le mani. Accade quando si fanno i conti senza l’oste.
Jessica Bianchi