Home Arte, Storia, Cultura, spettacolo e musica Accordo Gaza-Israele, “serve una soluzione umana, riconoscere lo stato palestinese”

Accordo Gaza-Israele, “serve una soluzione umana, riconoscere lo stato palestinese”

L’occupazione militare condotta da Israele nella Striscia di Gaza, dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 e la strage dei civili palestinesi, sono stati al centro dell’incontro con padre Ibrahim Faltas, direttore delle scuole della Custodia di Terra Santa in Palestina e con il vignettista Vauro, autore de libro Io sono colpevole – Gaza: il silenzio ci rende complici che si è svolto venerdì 17 ottobre all’Auditorium Loria di Carpi per la rassegna Ne Vale La Pena.

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L’occupazione militare condotta da Israele nella Striscia di Gaza, dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 e la strage dei civili palestinesi, sono stati al centro dell’incontro con padre Ibrahim Faltas, direttore delle scuole della Custodia di Terra Santa in Palestina e con il vignettista Vauro, autore de libro Io sono colpevole – Gaza: il silenzio ci rende complici che si è svolto venerdì 17 ottobre all’Auditorium Loria di Carpi per la rassegna Ne Vale La Pena. In Io sono colpevole edito da Compagnia Editoriale Aliberti, Vauro attraverso cento vignette in bianco e nero e con la matita rossa (a simboleggiare il sangue innocente dei bambini versato in questa tragedia) ripercorre la guerra contro Gaza e insieme a un racconto-intervista, interroga sé stesso e tutti noi occidentali su cosa abbiamo fatto e cosa non abbiamo fatto, per impedire la strage. Il libro ha una prefazione di Francesca Albanese e una post-fazione di Moni Ovadia. Padre Faltas francescano in Terra Santa parlando dell’accordo Gaza-Israele afferma che “serve una soluzione umana. Riconoscere lo Stato Palestinese”.

Il direttore delle scuole francescane in Palestina e vicario della Custodia di Terra Santa ha ribadito che “La posizione del Vaticano e della Chiesa sul conflitto è sempre stata: due popoli due Stati. In pace”. “Sono quasi ottant’anni che non c’è la pace: servono azioni concrete, non parole. Io vivo qui da 36 anni, ho vissuto la prima e la seconda intifada, l’assedio e non ho mai visto la pace, solo brevi tregue. La comunità internazionale deve trovare una soluzione umana a una situazione disumana”.

Padre Ibrahim Faltas è noto a livello internazionale per il ruolo cruciale che ebbe durante l’assedio della Basilica della Natività di Betlemme, avvenuto tra aprile e maggio 2002, nel pieno della seconda Intifada.

Durante quei drammatici 39 giorni, oltre 200 palestinesi – tra civili e miliziani – trovarono rifugio all’interno della Basilica. Padre Faltas, insieme ad altri religiosi, si trovava all’interno del complesso e si impegnò in una mediazione instancabile tra le forze israeliane e i rappresentanti palestinesi, contribuendo a evitare un massacro e favorendo una soluzione pacifica del conflitto. Questo episodio segnò profondamente la sua vita e lo rese simbolo del dialogo interreligioso e della diplomazia umanitaria.

Nel corso della serata è intervenuto anche il sindaco di Carpi Riccardo Righi oltre ad alcuni volontari di Medici Senza Frontiere e Stefano Croci per il Festival delle migrazioni che sì è appunto aperto con l’incontro del 17. In chiusura a Padre Ibrahim e a Vauro è stata donata una maglietta del progetto Staffetta della Stella Modena-Betlemme.

P.Sen.