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L’ictus è una patologia tempo-dipendente, prima si interviene e migliori possono essere i risultati in termini di sopravvivenza

Il 26 ottobre, a partire dalle ore 10, presso la Sala Loria, ALICe Carpi, in collaborazione con l’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale Ramazzini, organizza il convegno dal tema ... e adesso, cosa faccio? Ictus: riflessioni sul soccorso tempestivo. “Ogni minuto di ritardo - spiega il dottor Gabriele Greco - comporta il danneggiamento irreversibile di milioni le cellule cerebrali: è per questo che è fondamentale guadagnare tempo nel chiamare il 112, anche soltanto nel sospetto di inizio della malattia. Non è sufficiente far arrivare in ospedale le persone colpite entro il limite delle 4 ore e mezzo, ma ancor prima”.

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dottor Gabriele Greco

Il 29 ottobre si rinnova il tradizionale appuntamento con la Giornata mondiale dell’ictus, un’occasione preziosa – grazie all’impegno profuso da ALICe – Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale nelle sue declinazioni nazionale, regionale e carpigiana – per sensibilizzare la cittadinanza su tale patologia, dalle cause alla prevenzione, dai metodi di cura alle implicazioni sociali ed economiche che può comportare.

“L’ictus  – spiega il dottor Gabriele Greco – rappresenta la terza causa di morte nei paesi sviluppati, dopo le malattie cardiovascolari e oncologiche ma è la prima causa di invalidità permanente. 120mila sono i casi registrati ogni anno in Italia e il grande lavoro svolto in termini di prevenzione è parzialmente vanificato dal progressivo aumento dell’età media della popolazione dal momento che questa patologia colpisce soprattutto gli anziani.

ALICe Carpi, attiva in città da ben 16 anni, promuove momenti informativi per spiegare quali sono i fattori di rischio e come corretti stili di vita e l’attenzione a patologie di base subdole (come diabete, ipertensione, obesità, cardiopatie aritmiche e placche carotidee) basilari nell’origine della malattia siano fondamentali per cercare di ridurre il rischio di incorrere in un ictus. Al contempo ALICe Carpi da anni è al fianco dei caregiver, ovvero di coloro che giorno dopo giorno si prendono cura dei malati, soprattutto i più penalizzati.

“Quest’anno la sezione carpigiana – prosegue il dottor Gabriele Greco –  su sollecitazione del presidente nazionale di  ALICe Andrea Vianello, noto giornalista Rai, punterà l’attenzione sul riconoscimento precoce dei sintomi dell’ictus, fondamentale per una tempestiva presa in carico ospedaliera. Le terapie più efficaci (trombolisi chimica e meccanica) permettono risultati molto favorevoli, ma sono “tempo-dipendenti”: prima si interviene e migliori possono essere i risultati in termini di sopravvivenza ed esiti. Ogni minuto di ritardo comporta il danneggiamento irreversibile di  milioni le cellule cerebrali: è per questo che è fondamentale guadagnare tempo nel chiamare il 112, anche soltanto nel sospetto di inizio della malattia. Non è sufficiente far arrivare in ospedale le persone colpite entro il limite delle 4 ore e mezzo, ma ancor prima”.

Il 26 ottobre, a partire dalle ore 10, presso la Sala Loria, ALICe Carpi, in collaborazione con l’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale Ramazzini, organizza il convegno dal tema … e adesso, cosa faccio? Ictus: riflessioni sul soccorso tempestivo.

L’incontro, moderato dal Dottor Gabriele Greco, dopo la presentazione del Presidente di ALICe Carpi, Maurizio Calestrini e il saluto delle autorità, entrerà nel vivo grazie agli interventi dei due medici Mario Santangelo e Luca Vaghi (Neurologia dell’Ospedale di Carpi)relativi a Come riconoscere tempestivamente un ictus. A seguire Fabio Mora, professionista del Dipartimento di Emergenza 118 dell’Ausl di Modena tratterà il tema: Come sono organizzati i soccorsi in Provincia? Infine la dottoressa Ambra Borghi (Cardiologia dell’Ospedale di Carpi) parlerà de La fibrillazione atriale: killer silenzioso... Il convegno si chiuderà con le domande del pubblico presente.

J.B.