Sabato sera, presso la Cantina 2020 di Medolla, il Lions Club Carpi Host ha aperto l’anno sociale 2025-2026. Alla presenza del Vicario Generale della Diocesi di Carpi, Don Ermenegildo Manicardi, e del Primo Vice Governatore del Distretto Lions 108 Tb, Alberto Vistoli, nonché di autorità Lions e presidenti di altri Club, si è svolta la cerimonia del “passaggio della campana” dal past Presidente Marco Facchini al Presidente Carlo Camocardi che ha continuato presentando a tutti i soci presenti e agli ospiti il programma che si realizzerà nel corso dell’anno. In particolare, ha presentato il progetto “Noi di Carpi”: la comune passione per Carpi, unita alla curiosità per i tanti aspetti in cui si declina l’appartenenza al territorio e alla comunità che ci vive, ha portato a pensare ad un progetto diretto a realizzare strumenti per la raccolta di fondi da destinare ad alleviare una condizione di povertà. Gli strumenti per realizzare il progetto sono stati individuati in incontri nei quali, grazie all’intervento di esperti e di relatori, si scopra e si approfondisca la “carpigianità”. Sette incontri per altrettante serate per parlare di dialetto, gastronomia, aceto, arte, storia locale, architettura, fumetto, teatro e tradizione. Al termine della realizzazione del progetto, previsto per il prossimo maggio, le relazioni verranno raccolte in un volume commemorativo. Il Presidente ha ricordato ai presenti che “Essere Lions è appartenere a una comunità. Essere Lions è preoccuparsi concretamene di quella comunità e delle persone che si trovano in condizioni di maggiore difficoltà. “Noi di Carpi”: un “noi” che è appartenenza e inclusione. Un “noi” che si oppone con forza e per natura sua propria all’individualismo di questo tempo, portatore di solitudine e intolleranza, che si oppone a quel “noi” che se usato male, è capace dell’effetto opposto, quello di escludere e di abbandonare”.
Durante la serata è stata presentata anche la “Tombola …”; grazie al lavoro di Mauro D’Orazi, Fabrizio Michelini e Claudio Varetto, è stata realizzato il famoso gioco da tavolo in dialetto carpigiano: sarà la strenna che tutti vorranno per il Santo Natale 2025.
La serata è stata allietata dalla presenza del duo teatrale di Tino Casolari e Guido Grazzi che hanno saputo divertire presentando con eleganza e leggerezza alcuni aspetti della vita quotidiana di tutti noi.