C’è una scia di mani, cuore e zampe che unisce l’Italia, da Carpi a Messina, e risponde al nome di Dalla parte degli Akita. È l’associazione no profit nata da un paio di mesi dall’iniziativa di cinque donne proprietarie di cani Akita: Elena Bacchelli di Carpi, proprietaria degli Akita Maia e Fourier, Laura Puccio di Firenze, Tania Stelitano, Daniela Pirri e Francesca Frisone di Messina. “L’amore per questa razza ci ha fatto conoscere. Nel corso degli anni – spiega Elena – abbiamo realizzato come questa magnifica razza sia spesso vittima di cessioni, abbandoni e maltrattamenti. Davanti a tale sofferenza non potevamo restare indifferenti”.
Di cosa si occupa l’associazione?
“Dalla Parte degli Akita è un’associazione animalista fondata a giugno 2025 che salva, cura e cerca famiglie stabili e amorevoli a esemplari di Akita Giapponesi, Americani e mix che provengono da situazioni di privazione. Già nel 2024, però, grazie all’instancabile attivismo di Tania Stelitano e Daniela Pirri che operano al Sud, sono stati salvati alcuni esemplari”.
Perché questi cani vengono abbandonati?
“L’idea dell’associazione è nata anche per diffondere una corretta informazione su una razza spesso incompresa. Molte persone si fermano all’aspetto dolce e tenero di questi cani ma sottovalutano le loro caratteristiche comportamentali e di salute e spesso, alla prima difficoltà, li mollano chissà dove. Basterebbe informarsi e comprendere le esigenze tipiche della razza e rivolgersi a un educatore se necessario. C’è chi dice che non siano cani per tutti, noi riteniamo che occorra essere preparati e consapevoli di fronte a questa scelta”.
Come operate e quanto è estesa la vostra rete?
“In base alle segnalazioni di abbandono, cessione e maltrattamento che riceviamo i cani vengono recuperati e portati nei nostri rifugi di fiducia e intestati alla nostra associazione. Dopo una valutazione caratteriale, eseguita da professionisti cinofili, sottoponiamo i cani a esami di routine per escludere le malattie mediterranee e altri problemi di salute, e intervenire eventualmente con cure specifiche. L’ultimo passo è cercare un’adozione che sia per sempre. Ad oggi la rete dei salvataggi si concentra principalmente in Sicilia, Emilia Romagna e Piemonte. La capillarità però si estende anche in Puglia, Campania, Toscana e Lombardia grazie alla collaborazione e al supporto di altre associazioni e volontari esperti della razza. In Emilia mi appoggio a Casa Pelosa Aps di Ravarino, un’oasi di benessere per gli animali abbandonati che al momento ospita due esemplari femmina di Akita americane: Lea salvata da un canile sovraffollato e Sasha da cessione di proprietà. Entrambe cercano casa. A Ravenna invece, un nostro associato sta ospitando Yoshi, un Akita giapponese che cerca un’adozione del cuore”.
Quali sono le vostre prospettive future e come riuscite a sostenere la vostra attività?
“La nostra associazione vive esclusivamente di donazioni di persone generose e allevatori etici che hanno a cuore il benessere dei cani e credono nel nostro lavoro. Puntualmente organizziamo eventi di sensibilizzazione e raccolta fondi. Il prossimo, intitolato Uno scatto d’amore, si terrà il 14 settembre a Lido Adriano (RA). Sogniamo di estendere la rete di appoggi, incrementare le donazioni in tutta Italia e mobilitare le coscienze, affinché la piaga degli abbandoni si interrompa del tutto. Non sappiamo quanto ci vorrà, iniziamo oggi ciò che vorremmo domani, con la speranza di lasciare alle nuove generazioni un’eredità di pensiero e operato di cui possano fare buon uso, e a chi ci accusa di salvare solo cani di razza rispondiamo che i cani di razza non sono più fortunati degli altri e che escluderli perché tali sarebbe una discriminazione al contrario. Per business, superficialità e ignoranza finiscono spesso i loro giorni in canile, inchiodati a una catena o in strada. Abbiamo scelto di dedicarci agli Akita perché li conosciamo e perché possiamo offrire, attraverso la nostra esperienza, una possibilità di vita vera. Potete seguire l’attività della nostra associazione su Facebook e Instagram digitando Dalla parte degli Akita.
Chiara Sorrentino