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Via Parmenide invasa dai ratti

Sono ovunque. Basta fermarsi in via Parmenide per pochi minuti per vederli sbucare e rincorrersi senza sosta. No, non sono i graziosi coniglietti che siamo ormai abituati a vedere nelle rotonde e al cimitero e no, non sono nemmeno bambini che giocano. Sono ratti. E sono tanti. “Nella via abitano famiglie con bimbi, anziani e animali domestici oltre ad esserci alcune attività: è necessario un intervento deciso di derattizzazione affinché la colonia non si allarghi ulteriormente con i rischi che questo comporterebbe in termine di pericoli per la salute”.

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Sono ovunque. Basta fermarsi in via Parmenide per pochi minuti per vederli sbucare e rincorrersi senza sosta. No, non sono i graziosi coniglietti che siamo ormai abituati a vedere nelle rotonde e al cimitero e no, non sono nemmeno bambini che giocano. Sono ratti. E sono tanti. La colonia vive in via Parmenide e, stando al racconto dei residenti, che ne hanno segnalato più e più volte la presenza, avrebbe trovato riparo nel lotto abbandonato su cui sorge Villa Castellazzi, tra le vie Parmenide, Losi e Cattani (una situazione di degrado, quella in cui versa il complesso composto da villa padronale, abitazione rurale ed fienile di cui parlammo anni fa e di cui torneremo senza dubbio ad occuparci: https://temponews.it/2021/02/10/la-societa-fallisce-e-villa-castellazzi-casca-a-pezzi/). “I ratti – spiegano i residenti – raggiungono i bidoni contenenti l’organico del vicino fast food per pasteggiare ma, ogni volta che i rifiuti vengono raccolti da Aimag, si riversano sulla strada, nei cortili delle nostre case e anche nel parcheggio dell’attività di ristorazione”. I fabbricati di Villa Castellazzi versano in un deplorevole stato di degrado e sporcizia, il luogo ideale per la colonia murina che continua a riprodursi indisturbata e nel disinteresse delle autorità. “Nella via abitano famiglie con bimbi, anziani e animali domestici oltre ad esserci alcune attività: è necessario un intervento deciso di derattizzazione affinché la colonia non si allarghi ulteriormente con i rischi che questo comporterebbe in termine di pericoli per la salute”.

Alcuni residenti ieri mattina, 30 luglio, hanno avuto un incontro con i tecnici dell’Ufficio Ambiente i quali hanno assicurato che si faranno carico della questione e avvieranno l’iter. Basterà?

J.B.