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Materico, quando l’arte si può toccare

Immaginate di poter tenere tra le mani il quadro del vostro artista del cuore. Di seguirne i contorni, saggiarne la pennellata. Di farvi scorrere sopra le dita, sentendo l’opera con tutti i vostri sensi. Un’esperienza immersiva capace di proiettarvi dentro alla Notte stellata di Van Gogh o, ancora, tra le luci affilate del Caravaggio. E’ questa la filosofia che guida il carpigiano 32enne Francesco Po, co-founder di Materico, start up art-tech made in Carpi.

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Immaginate di poter tenere tra le mani il quadro del vostro artista del cuore. Di seguirne i contorni, saggiarne la pennellata. Di farvi scorrere sopra le dita, sentendo l’opera con tutti i vostri sensi. Un’esperienza immersiva capace di proiettarvi dentro alla Notte stellata di Van Gogh o, ancora, tra le luci affilate del Caravaggio. E’ questa la filosofia che guida il carpigiano 32enne Francesco Po, co-founder di Materico, start up art-tech made in Carpi, tra i vincitori del Premio Giovani Imprenditori di Lapam Confartigianato. Con una laurea in Economia e Marketing conseguita all’ateneo di Modena in tasca, Francesco ha seguito le orme del padre Alcide, entrando nell’azienda di famiglia, Apvd.

Francesco Po

Fondata nel 1986, spiega Francesco, “Apvd è un’agenzia di comunicazione e stampa digitale. Avevamo a disposizione una macchina da stampa per effettuare delle lavorazioni particolari e due anni fa abbiamo iniziato a fare delle sperimentazioni, utilizzando delle tecniche innovative, su dei quadri di Vincent Van Gogh e i risultati ottenuti sono andati ben oltre le nostre aspettative. Con alle spalle una notevole esperienza in fatto di e-commerce, l’anno scorso ci siamo lanciati in una nuova avventura aprendo un nostro canale di commercio on line rivolto direttamente al consumatore finale”.

Materico (https://materico.it/ ) è nato così, in punta di piedi, per creare riproduzioni artistiche in rilievo identiche ai quadri originali, con la stratificazione tipica della pittura e rese vive da una tecnologia innovativa.

Tutto il team di Apvd, circa una quindicina di persone, partecipa al progetto e i nostri sei grafici lavorano alle collezioni dei grandi artisti così come alle nostre, creazioni del tutto originali”, prosegue Francesco Po. Dimenticate le solite stampe “il nostro obiettivo è quello di restituire la matericità e la tridimensionalità dell’originale, per rendere l’arte non solo un’esperienza visiva ma tattile”. Un processo reso possibile dalla tecnologia grazie alla quale, “siamo in grado di realizzare fino a undici strati, anche con una finitura glossy. Pennellate in rilievo e colori accesi rendono il quadro vivo. Palpabile”. L’obiettivo di Francesco è ora quello di “ampliare ulteriormente l’offerta della collezione, di raggiungere anche mercati esteri oltre a quello italiano e di attivare delle collaborazioni con scuole e istituti museali per diffondere così un nuovo modo di concepire e sentire l’arte”.

Jessica Bianchi